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Caos IMU terreni agricoli: la UImec-Copagri in sit in a Montecitorio

La confusione regna sovrana.
Sembra di assistere ad una rappresentazione teatrale di Pirandello, “così é se vi pare”. Attore protagonista, regista e sceneggiatore il governo Renzi che continua a cambiare le carte in tavola e lo fa con tale maestria che lo stesso Pirandello avrebbe difficoltà a descriverne il tracotante e comico delirio. Delirio perché da novembre ad oggi l’odiosa imu terreni agricoli ha cambiato forma e sostanza senza soluzione di continuità. Il solito teatro dell’assurdo a cui noi della UIMEC ci siamo ribellati, unici a farlo. Gli agricoltori non sono buffoni e meritano rispetto e lo abbiamo gridato a squarciagola, unici nel panorama sindacale a farlo, ieri a Roma davanti a Montecitorio, nel sit in di protesta contro l’imu terreni agricoli e contro il taglio gasolio agricolo agevolato organizzata dalla UIMEC – COPAGRI. Manifestazione volutamente indetta per il 25 febbraio proprio in concomitanza con la riunione della commissione agricoltura della camera che avrebbe dovuto mettere fine al tormentone imu. Invece, con grande sorpresa, anche del fu mattia pascal, che ti combinano i personaggi in cerca d’autore della Camera? Una ennesima sorpresa. Tenetevi forte, i proprietari che hanno versato un’imposta non dovuta avranno diritto al rimborso o alla compensazione con altri debiti tributari se il regolamento comunale lo prevede. Inoltre per l’imposta 2015 è prevista una nuova detrazione da 200 euro per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali proprietari di terreni nella cosiddetta “collina svantaggiata”, ovvero in quei comuni che con le precedenti regole avevano diritto all’esenzione e che invece sono considerati non montani, e quindi soggetti al pagamento, con le nuove regole. Questa novità si aggiunge a quella già introdotta qualche giorno fa, che prevede il rinvio del pagamento al 31 marzo, senza interessi nè sanzioni. inoltre è stato rinviato di sei mesi il termine per completare i decreti attuativi della delega fiscale. Siamo rimasti basiti. Ma in che mani é il destino del nostro paese? Come si può intavolare un contraddittorio costruttivo con un governo che é di cartapesta? Ribadiamo il no perentorio al pagamento dell’imu. Contestiamo con rabbia il taglio gasolio agricolo. Invitiamo tutti, agricoltori e non agricoltori, a rivolgersi presso le nostre sedi e firmare la petizione popolare per l’abolizione dell’imu terreni agricoli da presentare, tramite l’avvocato Luigi Alfonso Marra, alla Corte europea. Questo governo non ci rappresenta, parimenti non può tutelarci. #renziacasa

redazione

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