Abbiamo già dovuto assistere alla recente composizione del nuovo Consiglio provinciale senza che Formia avesse la giusta rappresentanza istituzionale all’interno del gruppo dei Comuni della Provincia di Latina a causa di una amministrazione sostituita dal commissario prefettizio.
Ora la storia sembra ripetersi ed allora diventa più che una sensazione la circostanza per cui pare che si sia aperta la corsa a sfruttare questo vuoto politico approfittando dell’assenza del Comune più importante della Provincia di Latina, secondo per ragioni amministrative, solo al capoluogo.
Ancora più incredibile è il fatto che questa fuga contro il tempo venga messa in atto dai rappresentanti di Comuni limitrofi con i quali al contrario dovrebbe esserci unità di intenti e spirito di collaborazione.
Mi riferisco alla seduta della comunità del Parco regionale Riviera di Ulisse che si è svolta l’8 maggio scorso dove, i sindaci di Gaeta e quello di Minturno, nella loro qualità di membri, hanno insistito nel voler nominare proprie figure di riferimento nel Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, approfittando dell’attuale vuoto politico del comune di Formia e della correttezza istituzionale mostrata dal Commissario straordinario di Formia, il quale aveva chiesto coerentemente il rinvio della riunione nelle more delle imminenti elezioni amministrative.
Alla richiesta del Commissario ha aderito, con alto senso istituzionale, anche l’Assessore all’Ambiente e Assetto del Territorio di Sperlonga, Stefano d’Arcangelo, e per questo lo ringrazio pubblicamente.
Le richieste di D’Arcangelo e del Commissario sono state respinte senza alcuna motivazione credibile, circostanza ancor più grave e rilevante se si pensa che Formia e Sperlonga sono le due comunità maggiormente rappresentate sia per dimensione territoriale, nonché, in termini valoriali dal punto di vista del patrimonio naturalistico, archeologico e monumentale del Parco.
Solo l’iniziativa propria del D’Arcangelo, di procedere ad una verifica delle deleghe di altri Enti (Comunità Montane) e delle Associazioni ambientaliste e produttive facenti parti della Comunità del Parco (CIA ,Coldiretti, Italia Nostra ed altre), pervenute in netto ritardo rispetto all’orario di convocazione dell’Assemblea della Comunità del Parco, ha consentito il rinvio della seduta, sebbene quasi ad horas, con una fretta difficilmente comprensibile stante la garantita operatività dell’Ente.
Infatti, la riunione si è aggiornata già a venerdì prossimo, 18 maggio alle ore 15, dimostrando così, ancora una volta, scarsa considerazione verso le istituzioni comunali di Formia e Sperlonga e delle loro comunità locali.
Un’operazione che non può essere condivisa sia sul piano politico che sul versante istituzionale; l’auspicio è che i rappresentanti dei vicini Comuni rinviino ulteriormente la riunione attendendo pochi giorni, così da poter garantire rappresentanza anche al Comune di Formia, auspicando che anche la stessa Regione Lazio possa intervenire per evitare decisioni affrettate, che viceversa danneggerebbero gravemente la stessa credibilità del Parco regionale Riviera di Ulisse.
Avv. Pasquale Cardillo Cupo