L’acqua non c’è. La crisi idrica adesso mette davvero paura. E il consorzio di bonifica dell’Agro Pontino suona l’allarme. O almeno ha ritenuto doveroso comunicare ai rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole lo stato di preallerta. Un inverno e una primavera caratterizzati dalle scarse, quasi assenti, precipitazioni piovose ha causato una carenza di risorse idriche che non si ricordava da anni. Anzi, senza precedenti nella storia dell’irrigazione pontina. A Latina risultano deficitari gli 8 impianti irrigui collettivi che servono 7.000 utenti che coltivano una superficie di 14.000 ettari. In sofferenza anche la rete irrigua di soccorso che serve le altre 10.000 utenze che operano sui 20.000 ettari di coltivazioni non direttamente serviti dalla rete principale. Il direttore del consorzio, Natalino Corbo, ha condiviso le preoccupazioni sul tema con i vertici dei sindacati agricoli. Hanno risposto alla chiamata la Coldiretti e la Cia di Latina, la prima rappresentata dal presidente Carlo Crocetti e dal direttore Pietro Greco, la seconda dal presidente provinciale Argeo Perfili. “Stiamo già facendo – ha spiegato Corbo – e continueremo a fare tutto ciò che possiamo per attenuare le difficoltà e i disagi derivanti dalla carenza di risorsa idrica. Abbiamo avviato un piano di interventi tecnici finalizzati alla ottimizzazione della distribuzione dell’acqua disponibile per garantire comunque a tutti i consorziati la possibilità di irrigare. Ma nessuno può nascondersi dietro un dito. L’acqua oggi disponibile è poca, limitatissima. Le ricognizioni finora eseguite hanno confermato un drastico abbassamento della falda. Siamo pronti, se necessario, ad introdurre un regime di turnazione per garantire per quanto possibile il servizio. Ma il problema esiste, non può essere sottaciuto. L’acqua non c’è”. Il vertice con le organizzazioni professionali è stato convocato per ufficializzare la crisi idrica ormai acclarata. “Vi invito – ha chiesto il direttore dell’Agro Pontino ai suoi interlocutori – ad illustrare la situazione ai vostri associati perché siano pienamente consapevoli di questa oggettiva criticità e valutino con attenzione se sia il caso di effettuare o rimandare investimenti di spesa per le semine alla luce delle difficoltà attuali e, probabilmente, future”. Alla riunione anche i rappresentati di Ato4 e del gestore del servizio idrico integrato che, in alcune aree, si approvvigiona per gli usi idropotabili dalle stesse fonti utilizzate dal consorzio. Corbo ha precisato che la bonifica sta lavorando per dotarsi di sistemi di distribuzione più efficienti, invitando nel frattempo i contribuenti irrigui, stante la crisi di risorsa, ad un più razionale uso dell’acqua attraverso l’impiego di sistemi di irrigazione localizzati e strettamente limitati alle effettive necessità.