In occasione del trentennale della scomparsa di Carlo Bernari (Roma, 22 ottobre 1992), il Comune di Gaeta e l’Associazione culturale “Viaggiarte” celebrano lo scrittore napoletano, precursore del neorealismo con il suo romanzo del 1934, “Tre operai”, e cittadino onorario di Gaeta dal 1979.
Grazie alla sua ricca e variegata produzione di respiro europeo e di fama internazionale, Bernari si può considerare un classico della letteratura italiana, il cui ricordo assume un significato particolare proprio in occasione di questa ricorrenza.
A Gaeta, dove amava lavorare e trascorrere le sue giornate, sono state già organizzate manifestazioni in suo onore per il ventennale della morte, tra cui mostre fotografiche, convegni e giornate di studio, così come recentemente, in occasione della ristampa del romanzo “Speranzella” e del racconto “Il Santo di Procida”, in concomitanza con la nomina di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022.
Nel prossimo mese di novembre, in collaborazione con il figlio Enrico Bernard, impegnato costantemente nel tener viva la memoria del padre e valorizzare la sua vasta e complessa opera, la Città del Golfo ricorderà lo scrittore attraverso l’apposizione di una targa sulla facciata della sua abitazione gaetana, in Piazza Cavallo, nel quartiere storico di Gaeta Medievale, dove visse i suoi momenti più lieti e operosi. Un’importante testimonianza del forte legame affettivo esistente tra Gaeta e Bernari, dimostrato anche dalla scelta di far custodire le sue ceneri nel cimitero di Gaeta, insieme a quelle della moglie Marcella.
Tra le altre iniziative previste, un reading di poesie – tra cui quella del figlio Enrico dedicata al padre – che si terrà in Biblioteca Comunale, e la giornata dedicata a “Letteratura e Cinema di Carlo Bernari”, in cui sarà proiettato il film del 1974 “Amore Amaro” di Florestano Vancini, con Lisa Gastoni, tratto dall’omonimo romanzo del 1958.
Oltre alla sua attività letteraria, Bernari è stato anche fotografo e sceneggiatore di quattro film: “Sul Ponte dei Sospiri” di Antonio Leonviola, “Terza Liceo” di Luciano Emmer, “Le Quattro Giornate di Napoli” di Nanni Loy, e “l’Immorale” di Pietro Germi. Un artista completo, capace di sperimentare tutte le forme espressive per comunicare le sue idee di dignità e libertà.
«Ricordiamo con grande piacere – ha commentato il Sindaco, dott. Cristian Leccese – un grande artista, cittadino onorario di Gaeta, come Carlo Bernari, ancor di più avendo ospitato nel Palazzo comunale suo figlio Enrico, insieme a Rossana Esposito e Olimpio Di Mambro, dell’Associazione Viaggiarte, con i quali daremo vita ad una serie di iniziative nelle prossime settimane. La vocazione letteraria e artistica della nostra Città continua a recitare un ruolo di primaria importanza, ed è per questo che continueremo a fare in modo che l’intera filiera della cultura diventi il solco in cui seminare tutte le attività della comunità cittadina».
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