Di Gabriella Gelso.
Festeggiamenti in occasione del Carnevale si sono svolti al Centro Anziani di Via Amalfi, a Gaeta, con divertentissime sorprese per tutti i presenti: Una di queste, riguarda una famosa rappresentazione, ovvero, “La Canzone di Zeza”.
Si tratta di una scenetta carnevalesca di origine Partenopea, estesasi fin nelle nostre zone, che racconta la storia dell’amore tra la figlia di Tatò, Vicenzella, con Don Nicola, studente calabrese, le cui nozze sono fortemente contrastate dal padre di lei che teme di essere disonorato, mentre sua moglie, Zeza, che è di ben altro avviso, vuole far divertire la figlia “co’ ‘mmilorde, signure o co’ l’abbate“. L’uomo, sorprende gli innamorati e reagisce violentemente, ma, punito e piegato da Don Nicola, alla fine si rassegna.
Tale “scenetta”, risalente all’Ottocento, veniva rappresentata nei cortili dei palazzi, nelle strade, nelle osterie e nelle piazze. Le parti femminili erano interpretate da soli uomini perché le donne non potevano essere esposte alla pubblica rappresentazione.
I simpatici interpreti dei “nostri giorni”, che hanno regalato momenti di grande ilarità al pubblico presente, sono Annamaria Forcina, AnnaMaria Viola, Nicola Di Vanni ed Erasmo Colozzo.
La festa in maschera, così come da tradizione è proseguita, con canti e balli, accompagnati dalla degustazione di un dolce tipico della festività, le frappe.
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