Cartelle esattoriali, il Fisco avvisa: “Lunedì 9 dicembre limite massimo”

Lunedì 9 dicembre è il limite massimo segnalato dal Fisco per mettersi in regola con le cartelle esattoriali. Che cosa c’è da sapere a riguardo.

Tra novembre e dicembre si concentrano alcune scadenze importanti che riguardano il pagamento delle tasse. Per esempio scade la seconda rata della Tari (la tassa sui rifiuti) e l’IMU (l’imposta municipale propria dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali).

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Cartelle esattoriali, il Fisco avvisa: “Lunedì 9 dicembre limite massimo” (Gazzettinodelgolfo.it)

Inoltre, il Fisco ha fatto sapere che lunedì 9 novembre è il limite massimo per mettersi in regola con le cartelle esattoriali.

Ma non era il 30 novembre la data segnata in rosso sul calendario per la rottamazione quater? Facciamo subito un po’ di chiarezza. Ecco che cosa è cambiato e quali sono le principali novità in merito.

Cartelle esattoriali: “Lunedì 9 dicembre limite massimo”, l’avviso del Fisco

Come abbiamo anticipato, il 30 novembre era la data fissata dal Fisco per la scadenza del pagamento relativo alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Siccome, però, tale data quest’anno cade di sabato e considerando la consueta tolleranza dei 5 giorni che arriva in concomitanza con il fine settimana, si è deciso di posticipare la deadline di 9 giorni.

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Cartelle esattoriali: “Lunedì 9 dicembre limite massimo”, l’avviso del Fisco (Gazzettinodelgolfo.it)

Pertanto, chi deve mettere in regola la propria posizione fiscale con il pagamento della sesta rata della rottamazione quater ha tempo ancora fino a lunedì 9 dicembre 2024. Si tratta di una sorta di proroga che potremmo definire ‘automatica’, per via di una serie di coincidenze legate al calendario.

Ovviamente tale scadenza riguarda coloro che hanno presentato la domanda per accedere alla cosiddetta rottamazione quater, la misura che consente ai cittadini di estinguere i debiti senza interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio affidati all’Agente della Riscossione nel periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

L’unica eccezione ammessa dal Fisco riguarda i cittadini e le cittadine con sede o residenza nei territori dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana, colpiti dall’alluvione nel maggio 2023. Per loro infatti il calendario dei pagamenti è sfalsato di tre mesi in avanti. dunque, la scadenza della sesta rata è prevista per il 28 febbraio 2025.

Chi non ha attivo il pagamento automatico tramite addebito bancario, può provvedere al pagamento secondo diverse modalità. In particolare, può usufruire del servizio presente sul portale online dell’Agenzia delle Entrate Riscossione o procedere tramite PagoPA. Altrimenti, si può rivolgere a Poste, ricevitorie, tabaccai o agli sportelli territoriali AdER (Agenzia delle Entrate – Riscossione), prendendo un appuntamento. Si ricorda infine che se non si dovesse rispettare la scadenza del 9 dicembre si perdono immediatamente i benefici relativi all’agevolazione.

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