Il consigliere comunale di San Cosma, Franco Taddeo, risponde al manifesto pubblico, nonché lettera aperta, di Giancarlo D’Adamo che qualche giorno fa gli aveva mosso critiche rilevanti, con una comunicazione pubblica.
“Ogni volta che lo stesso dipendente comunale, caro all’amministrazione, è interessato da responsabilità, durante l’esercizio delle proprie funzioni, un’intera famiglia (padre, madre, sorella e moglie) si erge a difensore (chi firma, chi scrive cattiverie a chi non condivide e chi usa i social network per offendere).
autovelox san cosma1In quest’ultimo caso la strategia usata dai ‘parenti protettori’ è di nascondere la vera causa di responsabilità contestata dal sottoscritto, con offese ed atteggiamento da vittima, addirittura coinvolgendo una persona defunta, che dovrebbe riposare in pace e a cui il sottoscritto ha sempre auspicato una vita lunghissima, ricca di prosperità per sé stessa e la propria famiglia.
In questo modo si vuole nascondere che il protetto è stato interprete ed esecutore, insieme ad altri, della volontà dell’Amministrazione Comunale del nostro paese, vera autrice della scelta di utilizzare in modo non corretto né legittimo la postazione autovelox, che, di fatto, risultava non visibile agli automobilisti in transito.
Franco TaddeoTale modus operandi contrasta fortemente con la normativa vigente in merito nonché con le direttive emanate dallo stesso Prefetto di Latina, che ha imposto di non vessare con metodi poco chiari gli automobilisti, nel tentativo di arricchire le casse degli enti locali.
Per quanto riguarda la vicenda incresciosa che ha visto coinvolto il dott. De Cesare, corre l’obbligo di ricordare che la vera protagonista non era la “nonna”, come l’esercito della salvezza ha tentato di far credere, ma la strana consuetudine di multare sistematicamente i veicoli appartenenti ai pazienti del dottore, parcheggiati nei pressi del suo studio….forse perchè il dottore aveva contribuito a formulare il ricorso contro la legittimità delle due postazioni fisse autovelox su SP Portogaleo e SP Ausente-Cerri Aprano. Allora come oggi, il Sindaco e altri amministratori espressero solidarietà agli attori della vicenda, sostenendo, come oggi, che tutto fosse regolare e a norma di legge. Smentiti categoricamente in seguito dal Prefetto di Latina che sancì, tre anni fa, le interdizioni delle due postazioni fisse.
Consiglio vivamente ai ‘parenti protettori’ di lasciare che il tutelato, nel proprio interesse di crescita professionale, affronti autonomamente i problemi di cui potrebbe rendersi responsabile, rispondendo in merito alle autorità competenti.
In merito ai miei compensi ricordo ai ‘parenti protettori’ che la legge impone, da diversi anni, che questi siano pubblicati annualmente e totalmente, sul sito dell’ente presso cui si svolge il proprio mandato conferito dal popolo e quindi visibili a tutti.
Se i ‘parenti protettori’ vorranno nuovamente scendere in campo per altri eventuali casi che si potranno verificare in futuro, consiglio al loro capofamiglia di non stare più dietro le quinte ma candidarsi personalmente. Così, se eletto, potrà ancora meglio difendere il suo protetto ma dovrà abituarsi anche lui ad ingoiare bocconi di cattiveria ed ingratitudine.
Il vero responsabile di tutto sono, in realtà, unicamente il Sindaco e la sua Amministrazione, che, coadiuvati da alcuni funzionari comunali, operano con spregiudicatezza, incapacità amministrativa, clientelismo e persecuzione politica, su viabilità, edilizia, ambiente, tasse, cimitero, servizi sociali, scuola, lavori pubblici, ecc.
I consiglieri di minoranza non si esimeranno prossimamente dal mettere a conoscenza i cittadini, veri lesi nei loro diritti, di tale operato distruttivo per il nostro paese, ma non con denunce penali, ad eccezione di casi gravi, per non seminare terrore.
E’ ora di tirare le somme sull’operato di questa amministrazione perché sono ormai trascorsi ben 4 anni di mandato…ai cittadini l’ardua sentenza”.
Con l’occasione, nel riportare le disposizioni della Prefettura circa il posizionamento degli autovelox “preventivamente segnalati” e “ben visibili”, esprimono “piena solidarietà e condivisione al capogruppo consigliere di minoranza Franco Taddeo”, Ivano Ionta, , Alfieri Vellucci, Agostino Alfano, Aida Viccaro, Benedetto Falso , Nicola Martino, Rosa Falso.