Dopo le dichiarazioni di questa mattina della Polisportiva Gaeta, nelle persone del Presidente Mario Belalba e del dirigente Felice Melchionna, nel pomeriggio è arrivata la versione dei giocatori iberici, in merito ai fatti avvenuti in settimana.
Erasmo Lombardi Di Perna, ha dato inizio alla conferenza, cedendo la parola alla Dottoressa Colaguori, rappresentante legale della compagine spagnola, la quale ha affermato: “Ho conosciuto questi ragazzi soltanto nel primo pomeriggio di oggi e quindi ho appreso questa vicenda che mi è sembrata abbastanza incresciosa, posso soltanto confermare di aver assunto l’incarico di difenderli e di tutelare le loro posizioni. Tutto quello che sarà da loro dichiarato, quello che mi hanno già raccontato oggi, sarà oggetto, da parte mia, di una valutazione e lì dove dovessero esserci lesioni di situazioni giuridiche nei confronti dei miei assistiti, saranno tutelate in tutte le sedi giuridiche, giudiziarie e quelle più opportune.”
In seguito Cano ha preso la parola a nome dei suoi compagni, ovvero Iguaddou, Mirabet, Garcia, Otero e Barrero, raccontando come loro hanno vissuto la vicenda in questione: “Lunedì dopo l’allenamento abbiamo fatto ancora richiesta dei soldi, visto che li stavamo aspettando già dopo Natale, ma non è arrivato nulla. Allora abbiamo deciso di lasciar passare un’altra settimana. Poi dovevano arrivare nella settimana prima della sfida con il Cassino, ci hanno detto che avremmo ricevuto il compenso prima dell’incontro con l’Itri, abbiamo giocato la sfida, perdendola, e abbiamo chiesto ancora dei soldi a Melchionna, il quale ci ha risposto che sarebbero arrivati il venerdì. Il giorno dopo c’è stata una riunione negli spogliatoi con tutta la squadra, da sola, e pensando a come erano andate le cose, per evitare di arrivare a venerdì e non ricevere ancora lo stipendio, abbiamo deciso che se i soldi non fossero arrivati saremmo andati via. Dopo l’allenamento, abbiamo comunicato la decisione alla Società e ci è stato risposto, che venerdì non sarebbero arrivate le nostre spettanze e che potevamo andare via. Una mezzoretta dopo aver lasciato il campo, ci arriva un messaggio del capitano, sul gruppo, il quale ci informava che alle 18:30, ci sarebbe stata una riunione a casa sua. Qui arriva la figlia del Presidente, la quale chiede informazioni su quello che era accaduto e se era vero quello quanto riportato da Melchionna, ovvero, che se non fossero arrivati i soldi venerdì succedeva qualcosa. Noi abbiamo risposto di si perché eravamo stanchi del continuo rimandare. Così ci ha comunicato che avevamo un’ora per lasciare gli appartamenti, quindi ci siamo ritrovati in mezzo ad una strada senza un posto dove dormire e senza soldi. Alla fine tutta la squadra è andata a dormire a casa di Maxi perché era la più grande. La mattina seguente il Capitano riceve un messaggio da Melchionna, dove veniva comunicato che chi non avesse ancora lasciato le case, doveva farlo entro l’una. All’improvviso mentre stavamo andando a recuperare le ultime cose lasciate negli appartamenti, arriva un altro messaggio, nel quale vi era scritto, di lasciar perdere quello che era successo, che era stato tutto un caos, era colpa di un giocatore, Marco Pepe, per aver chiamato la società, però era giusto farlo, spiegandoci di voler mandare via lui e saldare noi, per farci restare, ma tutta la squadra, non ha accettato dopo ciò che era avvenuto.”
Al termine del suo lungo sfogo ringrazia i cittadini gaetani che hanno dato loro un posto dove soggiornare in attesa della partenza, pagando anche i biglietti per permettergli di rientrare a casa.
Articolo di Gabriella Gelso – Riprese Marco Casciaro