Cassazione: “Sistema operativo non è parte del pc. Il consumatore può scegliere”

20140912-222506.jpgChi acquista un computer con un sistema operativo integrato e decide di non accettare la licenza d’uso del programma può richiedere il rimborso delle spese pari al valore del software. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, che si è espressa dopo la denuncia presentata da un consumatore fiorentino contro la Hewlett-Packard e gli ha riconosciuto il diritto a vedersi restituire 140 euro, valore stimato del programma Microsoft pre-installato nel suo pc. L’azienda produttrice dell’hardware, Hp appunto, aveva negato il rimborso sostenendo che la vendita del computer prevedeva l’acquisto di tutto il “pacchetto”. Le motivazioni del marchio americano, però, sono state smentite dai giudici della Suprema Corte: “Vendere un computer con sistema operativo nel pacchetto – spiega la sentenza – risponderebbe a una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzata di quest’ultimo nella grande distribuzione dell’hardware”. Tradotto: non si può obbligare l’acquirente di un computer ad acquistare un software che non sia legato ad esso “per esigenze tecnologiche, bensì per fini di tipo commerciale“. La sentenza rompe un sistema che gli stessi giudici definiscono organizzato in maniera “tendenzialmente monopolistica”.

fonte ilfattoquotidiano

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