di Krizia Celano
Il castello Angioino-Aragonese è una delle più belle attrazioni della città di Gaeta ed è situato nel centro storico della suddetta.
Non è facile risalire al periodo in cui fu costruito, ma probabilmente fu eretto nel VI secolo durante la guerra dei Goti o nel VII secolo quando le zone marittime del Lazio e della Campania erano oggetto delle mire espansive dei Longobardi.
Notizie certe dell’esistenza del Castello di Gaeta si hanno al tempo di Federico II di Svevia, però, il quale durante il periodo delle lotte col papato vi soggiornò in diverse occasioni e tempo dopo si operò anche per la sua fortificazione.
La struttura che oggi è possibile ammirare, invece, e grande circa mq 14.100, è detta Castello Angioino-Aragonese perché è composta da due edifici comunicanti realizzati in due momenti storici diversi, uno più in basso detto “Angioino”, realizzato durante la dominazione francese degli angioini, e uno più in alto detto “Aragonese“, fatto costruire da Alfonso D’Aragona insieme a tutte le altre opere di difesa militare che andarono a rafforzare la Piazzaforte di Gaeta.
L’ala angioina che fino a pochi anni fa è stata sede del Carcere Militare di Gaeta, attualmente è di proprietà del Demanio, chiusa in attesa di restauro; l’area è utilizzata dall’Università di Cassino (FR) per eventi culturali di vario genere.
L’ala aragonese, invece, fino al termine della II Guerra Mondiale è stata sede di un Battaglione Allievi Carabinieri, oggi invece ospita la Scuola Nautica della Guardia di Finanza, ed è molto conosciuta in quanto un tempo vi fu imprigionato Giuseppe Mazzini, precisamente nel 1870.
Nella cupola della torre più alta del castello vi è la Cappella Reale, voluta dal re Ferdinando di Borbone nel 1849.
Oggi il castello Angioino-Aragonese è una delle prove tangenti del passato gaetano, ricco di bellezze storiche e culturali, che centinaia di turisti in visita a Gaeta ammirano.
Il castello è inoltre sede di copiosi convegni riguardanti questioni marittime; esso, difatti, è considerato il centro amministrativo degli affari della finanza navale e non solo.
Un orgoglio per la città di Gaeta ed i suoi cittadini poter ammmirare nella vita quotidiana una fortificazione di tale importanza, sia a livello culturale che istituzionale, un augurio per fare sempre di più, ma soprattutto per prendersi cura al meglio di ciò che si ha, facendolo rifiorire con il passare del tempo, perchè, come disse Jim Rohn, “gli uomini che hanno cura delle cose rappresentano il più grande valore della vita“.
Ecco alcuni bellissimi scatti del castello gentilmente concessi da Pasquale Capotosto che ringraziamo.
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