Si apre con una serata dedicata al “caso Moro” la IV edizione di “Certe sere qui”, la rassegna di docufilm e non solo promossa dall’associazione culturale Fuori Quadro all’interno del progetto finanziato dalla Regione Lazio “Fuori dai confini”, con il patrocinio del comune di Formia.
Dal 7 al 10 settembre presso la pinetina Ginillat di fronte la torre di Mola quattro serate dedicate al rapporto tra sguardo ed evento visto in quattro coniugazioni diverse; la rassegna è un omaggio a Claude Lanzmann (1925- 2018), il grande intellettuale e regista francese scomparso nel luglio scorso, autore tra gli altri del monumentale “Shoah”.
Ogni sera, poi, alle 21 altri tre docufilm sapientemente scelti dal critico cinematografico Alessandro Izzi: l’8 settembre “Bowling a Columbine” (Bowling for Columbine) di Michael Moore, 2002; il 9 “L’ultimo degli ingiusti” (Le dernier des injustes) di Claude Lanzmann, 2013 e il 10 settembre “L’anima di un uomo” (The soul of a man) di Wim Wenders, 2003.
Ingresso libero
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
7 Settembre
Ore 20 IL PUZZLE MORO con Giovanni Fasanella
Il libro. La vicenda Moro costituisce un caso internazionale per eccellenza. Ancora da raccontare nei suoi risvolti più oscuri. Tra gli anni Sessanta e Settanta la politica estera morotea, soprattutto quella mediterranea, e il disgelo nella politica interna tra Dc e Pci rappresentarono un pericolo gravissimo per gli equilibri mondiali. L’Italia andava fermata. A tutti i costi.
Sulla base di documenti desecretati a Londra e a Washington (e delle recenti acquisizioni dell’ultima commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Moro), Giovanni Fasanella dimostra che una parte delle amministrazioni Usa, con gli inglesi e la complicità a vari livelli e in fasi successive di Francia, Germania e Unione Sovietica insieme con Cecoslovacchia e Bulgaria, avevano interessi convergenti a fermare Moro. Come confermano anche le testimonianze di ambasciatori e politici dell’epoca riportate in questo libro.
L’autore riesce a saldare in un racconto avvincente testimonianze e documenti inediti, offrendoci per la prima volta la ricostruzione completa del contesto internazionale e delle complicità interne in cui maturò il delitto Moro. Solo così possiamo capire davvero le cause che stanno alla radice di molti episodi terroristici e individuare chi aveva interesse a destabilizzare la nostra democrazia.
A seguire Buongiorno notte (id.) di Marco Bellocchio, 2003
Attraverso un resoconto che mescola la narrazione del romanzo con documenti televisivi originali dell’epoca, il regista rievoca il dramma umano dello statista Aldo Moro e il dubbio che si era fatto strada in Chiara, una delle brigatiste. Il doppio livello narrativo ci presenta drammatici stralci degli “interrogatori” a cui lo statista fu sottoposto durante la sua detenzione, e proiezioni oniriche che culminano con la sua ipotetica liberazione.
8 settembre
Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) di Michael Moore, 2002
Il film è dedicato al tema dell’uso delle armi in America, facendo riferimento alle stragi nelle scuole americane, in particolare al massacro della Columbine High School, avvenuto nell’aprile 1999 a Littleton, nel Colorado, nella quale due ragazzi armati di fucile entrarono nella loro scuola e uccisero 12 studenti e un insegnante per poi suicidarsi. La realizzazione del documentario ha portato l’autore in giro per gli Stati Uniti, fino alla finale intervista all’ex-attore Charlton Heston, presidente della National Rifle Association (Associazione Nazionale Fucili).
9 settembre
L’ultimo degli ingiusti (Le dernier des injustes) di Claude Lanzmann, 2013
Dopo il capolavoro Shoah, nel 2013 Lanzmann decide di realizzare un film su Benjamin Murmelstein, l’ultimo decano del Consiglio Ebraico del ghetto di Theresienstadt (o Terezin) recuperando la lunga intervista filmata che gli aveva fatto quando era esule a Roma. Theresienstadt, detto anche il “ghetto modello”, apparentemente era una stazione termale che Hitler aveva “regalato” agli ebrei. In realtà era uno specchietto per le allodole per le potenze straniere e la Croce Rossa Internazionale e un campo di concentramento e di smistamento.
10 settembre
L’anima di un uomo (The soul of a man) di Wim Wenders, 2003
In un dosato mix fra fiction, rare immagini di repertorio e spezzoni di documentari, le vicende personali e professionali, la musica e la vita, di tre esponenti di primo piano del mondo del blues: Skip James, Blind Willie Johnson e J.B. Lenoir. La pellicola è completata dall’interpretazione dei loro brani migliori da parte di musicisti contemporanei fra i quali Shemekia Copeland, Garland Jeffreys, Chris Thomas King, Cassandra Wilson, Lou Reed e Nick Cave.
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