Nell’ambito delle relazioni di amicizia e di scambio con una delle comunità più antiche dell’ebraismo italiano, quella di Roma, l’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, dialogherà il prossimo 27 ottobre alle 19.00, nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, con Massimo Finzi della comunità ebraica capitolina, sul tema «Chi è ebreo?», in preparazione dell’atteso incontro, il prossimo 28 novembre, con il Rabbino capo Riccardo Di Segni. Quest’ultima è un visita ricambiata all’indomani di quella degli stessi fedeli di Santo Stefano al Tempio Maggiore di Roma. La figura dell’ebreo Gesù, figlio del suo tempo e della sua terra di origine, la Galilea, allevato nella tradizione religiosa giudaica, patrimonio comune, rende tali eventi preziosi. La comunità cristiana, nata all’interno dell’ebraismo, non può non approfondire il suo ‘evolversi fin dall’origine’ ebraica, poiché incarnandosi, il Figlio di Dio ha reso visibile il volto uno di Jhwh. È nato dalla consapevolezza di questa matrice unica l’esigenza di studiare le lettere ebraiche ed il corso, attivato nella parrocchia di Santo Stefano, un approfondimento settimanale di testi biblici, ha dato vita ad una rete di relazioni con la comunità ebraica di Roma. Sono stati ospiti della parrocchia l’artista Georges De Canino, nato nel 1952 a Tunisi, ebreo per parte di madre, che nel 1963 emigrò in Europa in fuga dalle violenze anti–occidentali e antisemite innescate dalla crisi di Biserta; Gabriele Sonnino che durante l’occupazione nazista a Roma, all’età di quattro anni, con la sorellina fu salvato dal lattaio Francesco Nardecchia, che li strappò dalle mani dei soldati mostrando la croce che aveva al collo. Dunque un’amicizia sincera che ha reso possibile la visita della comunità parrocchiale al Tempio Maggiore di Roma e l’incontro con il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, invitato, in quell’occasione, a ricambiare con il suo arrivo a Gaeta il prossimo 28 novembre. Il dialogo con il dott. Finzi preparerà tale evento e alimenterà il legame sincero e profondo di stima e di affinità.