Ciclabile Tirrenica, Pasquale Cardillo Cupo:”Perchè fermarsi a Latina?”

“La ciclovia che da Ventimiglia, in Liguria, raggiungerà Latina è un ottimo progetto per rilanciare il turismo e migliorare, rispettando l’ambiente, la mobilità di prossimità. A patto che non resti solo un’idea sulla carta”. E’ quanto sostiene Pasquale Cardillo Cupo, consigliere provinciale di Provincia Viva, che plaude all’iniziativa e così commenta il pre accordo siglato nei giorni scorsi dagli assessori alle Infrastrutture di Liguria, Toscana e Lazio, preambolo del protocollo che verrà sottoscritto a Firenze il 10 marzo.

Pasquale Cardillo Cupo consigliere provinciale Provincia Viva
Pasquale Cardillo Cupo consigliere provinciale Provincia Viva
“La ciclovia costiera – spiega Cardillo Cupo -, potrà essere interconnessa con altri itinerari di interesse nazionale ed europeo, di cui la provincia di Latina è ricca, e consentirà di creare le condizioni per accedere ai finanziamenti previsti dal Governo per le ciclovie di interesse nazionale, accelerando in questo modo i tempi per realizzare un itinerario di straordinario valore culturale, paesaggistico e naturalistico.
Proprio per questo mi pare opportuno rilanciare: perché fermarsi a Latina e non raggiungere, in tutta sicurezza, anche Sabaudia, Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Minturno? La ciclovia tirrenica, secondo il progetto preliminare, andrebbe a intersecarsi con due infrastrutture che da tempo si attende vengano realizzati, la ciclabile lungo l’Astura e il “Sentiero della Bonifica” dal Circeo ai Giardini di Ninfa. In questi anni, però, a fronte della maggiore e importante richiesta dei cittadini, le amministrazioni locali si sono impegnate a più riprese per implementare i loro percorsi urbani ciclabili.
Di fronte a un’occasione come quella che si sta prospettando, come Provincia di Latina abbiamo il dovere di batterci perché i 700 chilometri programmati di percorso ciclabile siano implementati coprendo tutto il nostro territorio. Senza – conclude l’esponente di Provincia Viva -, per noi resterà un’occasione persa o colta solo a metà. E questo non possiamo permettercelo”.

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