“Sono solo polemiche strumentali che non meritano risposte, se non l’affermazione che la nostra Amministrazione perseguirà fino in fondo i propri obiettivi senza farsi intimidire da chi, invece, continua a fuorviare e disinformare l’opinione pubblica“. Questo il commento del Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano alle esternazioni dell’opposizione politica in merito al progetto della realizzazione della Cittadella del Tennis in località Il Colle, la cui gara d’appalto per l’affidamento dei lavori è già stata bandita. La creazione di una struttura pubblica ad hoc per la pratica di questo sport mette a disagio coloro che da anni gestiscono in un’area pubblica un’attività privata, come ben sottolineano nelle loro dichiarazioni Gigi Ridolfi e Pasquale De Simone rispettivamente assessori allo Sport e all’Urbanistica.
Per De Simone è fondamentale prima di tutto una considerazione politica:”Il centrosinistra di Gaeta con le sue recenti affermazioni in relazione alla cittadella del Tennis tradisce la sua identità storica, si pone in difesa di un interesse di parte riguardante uno sport d’élite anziché tutelare l’interesse collettivo, come da vent’anni dicono di fare, sbandierandolo ai quattro venti. Tutto ciò è espressione di una crisi di identità e di ideologia del centro sinistra gaetano. Passando invece a riflessioni di natura urbanistica, innanzitutto si deve ricordare che l’area in cui insiste il Circolo Tennis a Gaeta Medievale è, sulla base delle previsioni del P.R.G. del ’73, una zona a verde pubblico, destinata al godimento della collettività. Previsione che è stata alterata con un uso improprio del lotto e limitato nella funzione pubblica. Infatti è occupata da attività privata a pagamento, a detrimento dell’interesse pubblico. Senza dimenticare l’altro aspetto oscuro della gestione dell’attuale Circolo Tennis, relativo all’abusivismo commerciale – edilizio, rilevato dalla nostra amministrazione nel 2012, per il cambio di destinazione d’uso delle aree con creazione di una cucina per attività di ristorazione, alterando disegno urbanistico e logistica dell’area . Il 20 settembre 2012 con ordinanza n. 236, la nostra Amministrazione ha decretato la decadenza dell’autorizzazione a pubblico esercizio del Circolo, per essere venuta meno la conformità dell’autorizzazione alle norme urbanistiche e sanitarie di sicurezza. Tra l’altro non capisco perché con le racchette da tennis si dovesse giocare a tavola ….anziché nei campi predisposti“.
In merito alla possibilità di realizzazione di un parcheggio l’Assessore all’Urbanistica afferma:”Localizzando in quel sito di Gaeta Medievale, un’area per la sosta pubblica, infrastruttura vitale e strategica per le attività economiche e turistiche del quartiere storico e dell’intera città, ci riappropriamo della destinazione indicata dal P.R.G, offrendo a cittadini e visitatori un servizio di sosta di cui si avverte fortemente l’esigenza sul territorio“. Ed ancora riguardo alla zona individuata per ospitare la Cittadella del Tennis “E’ davvero risibile la conoscenza del nostro territorio da parte dell’opposizione. Non è più un’area periferica – chiarisce con forza De Simone – ma urbanizzata a tutti gli effetti con servizi e strutture, anche grazie agli adeguamenti di urbanizzazione effettuati dalla nostra Amministrazione”.
Non usa mezzi termini neanche l’Assessore Ridolfi per riportare la questione della Cittadella del Tennis nel giusto ambito di correttezza e verità:”Sono molto attenti i nostri detrattori, ma anche molto sbadati, poiché dalla relazione tecnica dell’Architetto progettista Biondi hanno estrapolato solo un passaggio, tralasciando il resto e sopratutto mistificandone il significato reale. Il passaggio di cui trattasi definisce la struttura da costruire al Colle, “un impianto per il gioco del tennis dalle dimensioni minime essenziali, quanto meno sufficienti ad un suo equilibrio di gestione”. Ciò non significa che il complesso sportivo è sottodimensionato o ai limiti della regolarità, in quanto la stessa relazione prevede a pag 4 un altro passaggio, questo tralasciato dall’opposizione, che prevede che gli impianti progettati saranno di misura omologabile quali campi da gioco internazionali, con materiali omologabili dall’International Tennis Federation (ITF), serviti da un idoneo impianto di illuminazione. La cittadella del Tennis sarà dotata di tre campi (uno per il singolo e due per il doppio), contigui, tutti con omologazione internazionale, e con la predisposizione per realizzare eventuale copertura con impianto pressostatico stagionale, a due di essi. Una tribuna per circa 110 posti, con accesso autonomo a servizio del campo centrale. All’interno della struttura saranno ospitati: un ufficio per la direzione – segreteria, una palestra per attività ginnico – motoria di base e un locale sauna, un ambiente per il pronto soccorso – medicheria e fisioterapia completo di proprio servizio, spogliatoi, servizi igienici esterni agli spogliatoi, un’area bar -ristoro e ambienti per il deposito. La cittadella del tennis sarà all’insegna dell’ecosostenibilità: prevista infatti l’installazione di pannelli fotovoltaici, proiettori LED a basso consumo per l’illuminazione dei campi da gioco, pannelli solari termici per la produzione dell’acqua calda. Importante l’attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche: l’intero impianto, infatti, in ogni sua area sarà accessibile ai diversamente abili”.
“Allo stato attuale – conclude Ridolfi – non credo che il Circolo Tennis abbia identiche dotazioni nonostante possa usufruire di una superficie maggiore. Pertanto definisco le esternazioni dei firmatari della nota data alla stampa, assolutamente pretestuose e prive di razionalità in relazione alle effettive potenzialità e valori sportivi della Cittadella del Tennis da noi progettata ed in fase di realizzazione”.