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Civiche pontine, presentato il programma

«Esiste da diverso tempo in questa provincia un gruppo di amministratori e componenti di liste civiche che non si ritrovano con le dinamiche proprie del sistema partitico. Da qui la necessità di creare un terzo polo, la casa di chi non si riconosce nei metodi e nei sistemi messi in evidenza fino ad oggi dagli altri gruppi. Una realtà concreta di uomini e donne che vogliono azioni trasparenti e dirette volte a dare risposte ai cittadini, che vogliono offrire un’alternativa valida alla vecchia “politica di Palazzo”». Esordiscono così le CIVICHE PONTINE durante la presentazione ufficiale del loro programma amministrativo per il governo della Provincia, tenutasi mercoledì scorso in via costa.

Le CIVICHE PONTINE ribadiscono la loro autonomia ed equidistanza dai due blocchi, promuovendo un programma in dieci punti che mira a portare avanti processi di innovazione del nostro sistema sociale e produttivo, per accrescerne la competitività nazionale ed internazionale, con azioni condivise tra i diversi soggetti in campo volte sia a consolidare e qualificare i comparti già attivi e vitali, sia a creare l’humus per sviluppare le potenzialità presenti nel nostro territorio. Per questo occorre creare dialogo fra gli Enti e i cittadini, per impostare un governo del territorio. Dialogo che assuma un formale impegno per il lavoro, le tradizioni, i saperi e l’ambiente come risorse da salvaguardare e basi sulle quali costruire lavoro, salute, giustizia, acqua, mobilità, ecc.

Le CIVICHE PONTINE inoltre ritengono occorra assumere una posizione forte e decisa su Acqualatina, sicurezza, legalità, rifiuti, lavoro e formazione. Una posizione finalizzata ad interrompere i processi anomali che hanno caratterizzato il “sistema provincia” e garantire i diritti dei cittadini.

Pertanto, si invitano tutti i consiglieri comunali ed i sindaci della Provincia di Latina, che si riconoscono nel progetto, a sostenere le CIVICHE PONTINE il prossimo 12 ottobre per scompigliare gli accordi personalistici e i privilegi.

I candidati sono: Gervasi Giada (consigliere comunale di Sabaudia), Di maio Pasquale (consigliere comunale di Aprilia), Cacciotti Costantino (consigliere comunale di Bassiano), Reginaldi Roberto (consigliere comunale di Sezze), Palumbo Felice (consigliere provinciale uscente) e D’Alessandro Alessandro (consigliere comunale di Aprilia).

Dieci le linee guida che le CIVICHE PONTINE voglio portare avanti qualora gli sia concessa la possibilità di essere determinanti nell’amministrazione di questa provincia.

1. FORMAZIONE, ORIENTAMENTO ED INNOVAZIONE per promuovere e valorizzare le risorse umane, per elevare la qualità sociale del lavoro, per una maggiore competitività dello sviluppo, per garantire i più deboli e allargare le opportunità di crescita di tutti i cittadini. Vogliamo estendere l’occupazione e le opportunità d’impiego come impegno fondamentale dell’attività di governo, sostenendo lo sviluppo economico mediante politiche specifiche per il lavoro. Integrare le politiche del lavoro, della formazione, dell’istruzione, con le politiche della casa, dei servizi sociali e sanitari a sostegno della costruzione di un nuovo sistema di Welfare. È necessario quindi elaborare anche un NUOVO MODELLO DI SVILUPPO che prenda coscienza di un territorio straordinario dal punto di vista naturalistico ed architettonico ed aiutare nella creazione di nuove professionalità.

2. SALUTE, quale bene primario per tutti i cittadini. E dunque prevenzione, accesso alle cure e alle prestazioni attraverso lo sviluppo di una rete di servizi socio-sanitari e abbattimento delle liste d’attesa, oggi vergognose. Negli ultimi anni i cittadini pontini hanno assistito ad una costante riduzione sia quantitativa che qualitativa della sanità pontina. È indispensabile attivare con la Regione Lazio un serio confronto sulle possibilità di intervento tendente ad un miglioramento dei servizi socio-assistenziali.

3. ECOEFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, come condizioni primarie per garantire le prospettive future delle attività economiche e per assicurare un alto livello di qualità della vita. Dunque: difesa del Paesaggio, politiche volte a fermare il consumo del suolo (bene limitato e non riproducibile), corretta gestione delle risorse naturali e dei rifiuti, riduzione della produzione dei rifiuti, politiche di riciclo e riuso e aumento della quantità e qualità della differenziata con il “porta a porta”. Inoltre, prevedere una serie di “potabilizzatori” finalizzati a rendere l’acqua buona da bere.

4. SICUREZZA, LEGALITÀ E CONTROLLO DEL TERRITORIO, garantiti tramite la gestione coordinata delle Autorità Preposte e degli Enti interessati. La sicurezza e la legalità devono essere perseguite con la collaborazione da parte di chi governa con le forze dell’ordine, attraverso la conoscenza degli atti amministrativi e la condivisione di intenti. Inoltre è fondamentale promuovere un maggior coordinamento tra la polizia provinciale e la protezione civile, operando in modo che la loro azione diventi un supporto per le singole realtà locali, soprattutto in materia ambientale e di salvaguardia del territorio pontino.

5. TURISMO LOCALE. Valorizzare le notevoli potenzialità dell’economia turistica locale, ponendola in condizione di acquisire sempre maggiore importanza nel complesso dell’economia provinciale e regionale, e promuovendo sinergie tra gli operatori del settore.

6. CULTURA E SPORT. L’impegno nel campo della cultura e dello sport, con la consapevolezza che il vasto associazionismo culturale e sportivo, la riscoperta della storia e delle tradizioni della nostra terra rappresentano altrettante risorse che contribuiscono alla crescita della società civile della provincia, rafforzandone l’identità ed il ruolo che queste possono svolgere nel più ampio contesto metropolitano e regionale.

7. SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E NEGLI ADEGUAMENTI ORGANIZZATIVI, necessaria alla luce delle nuove competenze attribuite alla Provincia, per un Istituzione più snella e comunicativa.

8. BILANCIO PARTECIPATO, per una reale partecipazione dei cittadini non più limitata alla mera consultazione o presa d’atto.

9. VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ENOGASTRONOMIA, quindi dei prodotti e colture tipici, nonché del made in Latina.

10. DIVERSIFICAZIONE E QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO PONTINO, con la consapevolezza che la grave crisi attuale non può essere affrontata con politiche di mero mantenimento e difesa dell’esistente ma occorre puntare su una profonda diversificazione e qualificazione del sistema produttivo pontino. Cogliendo anche le opportunità che i cambiamenti presentano.

redazione

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