Class Action contro Acqualatina. L’ appello del Comitato Avvocati del Sudpontino:”contestare le fatture “

Il Comitato di Avvocati del Sudpontino per la Class Action contro Acqualatina invita tutti gli utenti a contestare le fatture inviate dal gestore, inoltrando a mezzo pec, lettera raccomandata o a mani presso gli sportelli, una comunicazione secondo il facsimile allegato.
Il Comitato ritiene fondamentale in questa fase impugnare le “bollette”, atteso che quelle che stanno pervenendo contengono corrispettivi non corretti né congrui, in relazione alla fornitura effettuata.
Tra i tanti aspetti v’è quello della non potabilità dell’acqua, sia per coloro che hanno dovuto installare autoclavi (acqua stagnante in contenitori di plastica esposti spesso al sole), sia per coloro che dopo le interruzioni ricevono acqua sporca sicché prudentemente non utilizzano l’acqua fornita da Acqualatina né per cucinare, né per bere.
Oltre a questo è stato osservato da più parti che i contatori girano a vuoto a causa di immissione d’aria dovuta alle continue manovre del gestore e per le perdite occulte dichiarate dalla stessa Acqualatina S.p.A. che accrescono in maniera falsata i consumi e quindi i costi (non dovuti).
Nel reclamo, attese le innumerevoli segnalazioni che ci sono pervenute, abbiamo ritenuto di dover inserire anche i disservizi relativi al servizio di emergenza e di pronto intervento pressoché inesistenti, i tempi di preavviso per le interruzioni programmate, di solito di poche ore precedenti le stesse e molto più spesso non preavvertite affatto né coerenti con gli orari dati, oltre alla voce relativa alla prolungata durata delle interruzioni di fornitura che non permette ormai più agli utenti di organizzare la propria vita sulla presenza o meno di acqua in casa, né di far fronte ai bisogni primari ed essenziali dell’individuo con una lesione indiscutibile dei diritti costituzionalmente garantiti. Oltre a questo figurano nelle ultime fatture voci relative a partite pregresse di non specificata natura.
Invitiamo tutti ad inoltrare i reclami oltre che al gestore, ai Comuni di riferimento e alla Procura della Repubblica competente (Cassino per i 9 Comuni del Sudpontino Ponza, Ventotene, Formia, Gaeta, Minturno, San Cosma e Damiano, Castelforte, Spigno Saturnia, Itri; Latina per i restanti).
Infine, preghiamo tutti di farci pervenire copia delle contestazioni all’indirizzo email 2017acqua@gmail.com, al fine di implementare la banca dati già in nostro possesso.
Siamo fermamente convinti che l’attuale gestore sia del tutto inadeguato a continuare ad occuparsi di un servizio pubblico così essenziale per i cittadini: la gestione ordinaria prima è stata condotta in maniera superficiale e approssimativa e l’attuale fase emergenziale che a tale gestione è conseguita è ancor più irritante, lacunosa e in totale spregio degli impegni contrattuali assunti con l’utenza lasciata in balìa di se stessa, a doversi letteralmente “arrangiare”, costretta a sopportare costi che non sarebbero dovuti (ad esempio, per l’acquisto di acqua per lavarsi, bere e cucinare) e con ripercussioni sul benessere psichico fortemente messo a dura prova dagli ormai perenni rubinetti a secco.

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