La progressiva desertificazione dei suoli, derivante dal surriscaldamento terrestre, è un rischio che incombe anche sul nostro Paese. Secondo il Cnr (Consiglio Nazionale Ricerche) le aree a rischio desertificazione nel Centro e Sud Italia sono diverse, con percentuali molto elevate. Un processo di desertificazione è ritenuto in atto quando la sostanza organica presente nel suolo è inferiore all’1%, mentre generalmente tale percentuale può arrivare fino al 4% grazie al ciclo biologico dei vegetali, che necessitano comunque di tanta acqua per produrre un chilo di sostanza organica. “Ecco perché – spiega Luciana Selmi, presidente di Anbi Lazio – è fondamentale la presenza di un sistema irriguo razionale e continuativo. In questa direzione vanno gli interventi finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale Nazionale che, oltre a consentire lavori di potenziamento della rete irrigua regionale, favoriranno la creazione di preziosi posti di lavoro. Auspichiamo – aggiunge – che la crisi politica non comporti ulteriori ritardi nella fase di avvio attualmente in atto”. I Consorzi di Bonifica del Lazio hanno ottenuto il finanziamento di una serie di progetti per interventi di prevenzione e mitigazione degli effetti di calamità naturali e avversità atmosferiche. In totale, 10 progetti approvati e finanziati per un importo complessivo pari a 7,5 milioni di euro. Soldi assegnati al Consorzio Agro Pontino di Latina e Sud Pontino di Fondi, al Consorzio Val di Paglia di Acquapendente, al Valle del Liri di Cassino, al Conca di Sora, alla Bonifica Reatina e al Consorzio Tevere Agro Romano. “Anche quest’estate – dice Andrea Renna, direttore di Anbi Lazio – i Consorzi di Bonifica laziali hanno garantito efficienza e puntualità rispetto alle esigenze della produzione agricola, del territorio e dell’ambiente, nonostante le difficili condizioni climatiche che siamo riusciti a superare solo grazie ad una gestione oculata della risorsa idrica accumulata fino a maggio. Grazie al servizio dei Consorzi, produciamo migliaia di tonnellate di sostanza organica, di cui buona parte resta nei suoli agricoli, contrastando così l’inaridimento dei terreni. Inoltre la distribuzione irrigua contribuisce anche a rimpinguare le falde, contrastando la risalita del cuneo salino nelle aree vicine alle coste e al mare. Sono solo alcuni dei benefici arrecati all’ecosistema dall’operato quotidiano dei Consorzi, enti che nel Lazio stanno acquisendo, nel tempo, un ruolo sempre più da protagonista nelle attività istituzionali al servizio delle attività agricole, ma anche in quelle più innovative di tutela delle risorse idriche, difesa del suolo, salvaguardia dei territori e delle comunità dal rischio idraulico e di dissesto idrogeologico”.