Più di un mese fa, in qualità di candidato a Sindaco sostenuto da Rifondazione Comunista e vari Comitati civici, ho diramato un accorato appello pubblico agli altri candidati, liste, movimenti e partiti, per la sottoscrizione comune di un Codice Etico locale in occasione delle prossime elezioni amministrative. L’appello riguarda principi basilari di legalità e trasparenza quali la rinuncia a ogni forma di voto di scambio e qualsiasi conflitto di interessi, la massima trasparenza sulle spese elettorali sostenute e la provenienza dei fondi impiegati, l’impegno a non candidare o sostenere chi ha commesso reati di mafia, corruzione o che ledano la pubblica amministrazione, il rifiuto delle forze xenofobe e fasciste. Tutti aspetti fondamentali e inseparabili. Elaborato infatti a partire dalle indicazioni della Commissione Antimafia e valori fondanti della Costituzione, il codice sarà da noi rispettato scrupolosamente.
Codice etico, Crocco:”Li abbiamo smascherati tutti!”
Ho il dovere di mettere al corrente i cittadini del fatto vergognoso che nessuno dei tanti concorrenti a questa competizione elettorale ha sottoscritto queste richieste, evidentemente perché incompatibili con la loro prassi o con quanto si prefigurano. Nessuno dei nostri avversari, inoltre, si è degnato di motivare pubblicamente il proprio rifiuto. Non a caso ci vengono già segnalati fatti gravi al confine tra la peggiore malapolitica e la violazione palese della legge per i quali, se entreremo in possesso di elementi probanti, ci riserviamo denunce alle autorità competenti. La mancata adesione al nostro appello è resa infatti ancor più grave dalla pesante “questione morale” che incombe sulla classe politica gaetana e dalle crescenti infiltrazioni malavitose all’interno del nostro tessuto sociale.
L’obiettivo che abbiamo comunque raggiunto è quello di avere smascherato definitivamente i nostri avversari e dimostrato senza dubbio di essere purtroppo noi gli unici a difendere con impegni tutti i valori in questione. Abbiamo dimostrato inoltre in modo palese che la chiusura al dialogo e alla condivisione sui contenuti non appartiene a noi ma ad altri. Se non meraviglia l’insensibilità mostrata su questi temi dall’asse scellerato PD-Forza Italia e dalle tante liste civiche povere di idee e di vere novità ma spesso ricche di interessi opachi, altre mancanze sconcertano maggiormente.
E’ il caso del Movimento 5 Stelle, forza politica che della legalità, della trasparenza e della democrazia diretta ha fatto le proprie parole d’ordine salvo poi smentirsi oramai costantemente ai vari livelli, mostrando tra l’altro questa volta pure a Gaeta con la sua chiusura tutta la propria inconsistenza sul territorio, l’assenza di autonomia locale rispetto ad una struttura nazionale verticista e autoritaria, la mancanza di condivisione di valori costituzionali fondativi quali l’Antifascismo.
E’ il caso anche del candidato Scinicariello, che dopo le scelte imbarazzanti della Rosato vorrebbe accaparrarsi con scaltrezza parte dell’elettorato di sinistra, ma mostra totale indifferenza ed estraneità persino rispetto a valori che ne rappresentano il DNA. Nemmeno dinnanzi ad una forza fascista come Casapound, che peraltro ha riconosciuto spavaldamente tale identità non contestando in alcun modo l’appellativo, Scinicariello sente il bisogno di esprimere una condanna politica, di rifiutarne i voti in caso di ballottaggi e di non partecipare a confronti pubblici con il suo candidato. Forse non deve sorprendere visto che pure lui si richiama al PD di Renzi, partito che ha mosso negli anni gli attacchi più reazionari ai principi costituzionali.
Il disinteresse totale dei nostri avversari su tematiche cosi importanti ci rende i soli depositari di quei valori cari ad una sinistra autentica, popolare, che non tradisce la sua gente, l’unica di fatto presente in questa competizione, caricandoci del fardello di una grande responsabilità e chiarendo ancor meglio a tutti quale sia la vera scelta in campo.
Benedetto Crocco – Candidato alla carica di Sindaco di Gaeta