“Colazione insieme” è la nuova iniziativa realizzata dal Comune di Gaeta, attraverso l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Maltempo e la collaboratrice del Sindaco delegata al volontariato, Rossella Schirru, per alleviare la situazione di disagio e di povertà vissuta da persone meno abbienti della nostra città. Dal 15 gennaio le Associazioni di volontariato sociale facenti parte del progetto comunale “Reti Solidali”, in collaborazione con le associazioni commercianti, offrono ogni mattina, dal lunedì al sabato, una colazione calda ai meno fortunati, dalle 8,45 alle 9,45 presso la sala messa a disposizione dalla “Fraternità di S.Nilo” nell’omonimo Santuario.
“E’ solo una goccia nell’oceano – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Maltempo – nella consapevolezza però che, goccia dopo goccia, possiamo aiutare il nostro prossimo in difficoltà, non facendolo sentire solo nel momento del bisogno. E’ questo il ruolo fondamentale dei Servizi sociali comunali: intervenire nelle situazioni di difficoltà e sostenere i meno fortunati”.
“In realtà tale iniziativa di solidarietà è un nuovo tassello nel puzzle della nostra Politica di Welfare – aggiunge l’Assessore Maltempo – che si sviluppa a 360° anche attraverso l’attivazione di interventi simili che vanno ad aggiungersi a quelli normalmente erogati dai Servizi Sociali del Comune e realizzati sempre con fondi comunali. Una somma rilevante del bilancio, oltre un milione di euro, infatti è destinata ogni anno dalla nostra Amministrazione al sostegno della fasce più deboli. Una parte della popolazione purtroppo in espansione negli ultimi anni a causa della grave crisi economica ed occupazionale. Alla crescita della povertà, fenomeno a carattere nazionale, si è associata la politica del Governo Centrale di tagli ai finanziamenti locali. Un mix esplosivo che ha riversato sui Comuni tutto il peso economico degli interventi a favore delle situazioni di disagio”.
I dati sono proprio sconfortanti. Secondo Eurostat l’Italia è il Paese che conta, in valori assoluti, più poveri in Europa. È quanto emerge dalle analisi dall’Ufficio Statistico dell’Unione Europea sul tasso di privazione sociale. Nel 2016 i poveri erano quasi 10,5 milioni. La classifica è stata redatta basandosi su una serie di indicatori che valutano le possibilità economiche e di situazione sociale delle persone. Anche secondo i dati resi noti dall’Istat sulle condizioni di vita degli italiani, nel 2016 si registra il record storico sia per le persone a rischio di povertà (20,6%) sia per quelle a rischio di povertà o esclusione sociale (30%).La stima delle famiglie a rischio povertà o esclusione sociale per il 2016 è infatti del 30% e qui ad essere registrato è un peggioramento rispetto all’anno precedente quando la percentuale era del 28,7. Le aree più esposte al fenomeno sono quelle meridionali ma anche il Centro del Paese non se la passa bene infatti un quarto dei residenti è a rischio povertà. “La città di Gaeta non è esente dal fenomeno” sottolinea Maltempo.
Nel corso dell’anno 2016 sono state assistite dal Servizio Sociale Comunale 515 famiglie, ognuna portatrice di bisogni diversi e complessi, a ciascuna delle quali è stata data una risposta concreta, per una spesa complessiva di circa 1.000.226,16 euro a carico del bilancio comunale (esclusi i finanziamenti regionali).
“Nello specifico – conclude l’Assessore – evidenziamo la realizzazione di programmi ministeriali come il SIA, attivato nei confronti di diverse famiglie che hanno potuto beneficiare di maggiori sostentamenti economici oltre a quelli comunali, ed ancora i programmi regionali di aiuto personale di assistenza alla disabilità come gli interventi della non autosufficienza, gli interventi per la disabilità gravissima, oltre alle compartecipazioni economiche per i ricoveri, l’assistenza domiciliare distrettuale, la frequentazione ai centri semiresidenziali ecc.. A tali iniziative si vanno ad aggiungere: la Consulenza Specialistica Pediatrica in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, presso il Centro creato in Via Firenze, il Bonus Bebé Cicogna Amica e la Family Card”.
“Dal 15 gennaio, spente le meravigliose luminarie di Natale, abbiamo acceso le luci del cuore – afferma la delegata Schirru – con il valido aiuto dei volontari della associazioni aderenti al progetto Reti Solidali, accogliamo presso il Santuario di San Nilo persone disagiate, facciamo sentire loro il nostro abbraccio dando il buongiorno con una colazione calda. Al momento si prevede di protrarre l’iniziativa fino al 30 marzo p.v. ma contiamo di conferire al nostro intervento carattere di continuità e proseguire anche nei mesi successivi. Alta è dunque l’attenzione della nostra Amministrazione a favore delle persone più svantaggiate con l’intento di realizzare interventi sempre più incisivi ed efficaci”.
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