Coldiretti: La Sagra del Carciofo è un patrimonio di #Sezze dei suoi agricoltori

La sagra del carciofo è un patrimonio di Sezze e dei suoi agricoltori. Dobbiamo ripartire dal successo dell’ultima edizione, consacrato dall’afflusso record di visitatori favorito anche dalla bella giornata di sole, per pianificare un percorso di ulteriore sviluppo della festa e di una più efficace valorizzazione della distintività e del valore commerciale del carciofo di Sezze”. Domenica pomeriggio Paolo De Ciutiis, direttore della Coldiretti di Latina, ha girato in lungo e in largo il centro storico per rendersi conto personalmente della popolarità della sagra e per raccogliere i commenti dei produttori di Campagna Amica che, in gran numero, hanno esposto e venduto le produzioni a chilometro zero.

Siamo pronti – aggiunge – a condividere il progetto anticipato nei giorni scorsi dal sindaco, Andrea Campoli, per rilanciare l’appeal commerciale del carciofo e sostenerne, anche attraverso una eventuale ridefinizione del disciplinare di produzione Igp, le vendite sui mercati”. “La Coldiretti – aggiunge il presidente della federazione pontina Carlo Crocetti – è disponibile a condividere da subito il primo tavolo di lavoro che il sindaco vorrà convocare per avviare ogni iniziativa utile a favorire la rinascita di una produzione che ha tutte le potenzialità per incrementare i fatturati e sostenere ulteriormente l’economia e l’occupazione del sistema agricolo locale”. Quella di domenica è stata una festa anche della legalità, grazie all’intensificazione dei controlli contro l’abusivismo commerciale degli ambulanti irregolari. “Ringrazio a nome di tutti i nostri soci l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale che domenica – conclude De Ciutiis – con la presenza delle loro tante pattuglie sul territorio si sono impegnati a tutelare i produttori agricoli locali e hanno trasmesso ai visitatori un forte messaggio di legalità. Da domenica è più chiaro a tutti che gli autentici carciofi di Sezze non possono essere quelli che qualche furbastro ha tentato di piazzare con improbabili offerte di 15 pezzi a 5 euro”.

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