Commissione Europea, acqua contaminata nel Lazio

20140710-145423-53663472.jpgL’attuale direttiva sull’acqua potabile impone ad ogni Stato membro dell’Unione Europea, di controllare e testare l’acqua destinata al consumo umano in base a 48 parametri microbiologici e chimici. Proprio il superamento di tali valori, ha portato la Commissione europea, ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, vista l’incapacità di garantire che l’acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme europee. La contaminazione dell’acqua da arsenico e fluoro è un problema annoso in Italia, in particolare nel Lazio.
Nonostante ci fossero state più deleghe concesse nel corso dell’anno (all’Italia era stato chiesto di assicurare che fosse disponibile l’approvvigionamento di acqua salubre destinata al consumo da parte dei neonati e dei bambini fino all’età di tre anni), l’Italia non è stata in grado di trovare soluzioni durature a questo problema. I valori limite sia per quanto concerne l’arsenico sia per il fluoro, sono stati superati in ben 37 zone di approvvigionamento di acqua nel Lazio.
Proprio per tali inadempienze nell’assicurare e garantire i limiti disciplinati dalla normativa europea, su raccomandazione del commissario per l’Ambiente, Janez Potocnik, la commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia, che costituisce la prima fase della procedura di infrazione.

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