Comunicazione obbligatoria ADI, cosa specificare in caso di tirocini? Nota del Ministero

Assegno di Inclusione, con il tirocinio si perde il sussidio economico? La nota ministeriale chiarisce come stanno le cose.

Quando parliamo di ADI e cioè ‘Assegno di Inclusione, ci riferiamo a quella misura governativa che eroga un sussidio economico, per famiglie o singoli in difficoltà. Questo viene distribuito dall’INPS e si occupa anche di provvedere a un possibile inserimento della persona in percorsi di formazione che possano abilitarlo al lavoro.

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ADI e tirocini lavorativi, cosa cambia: la nota ministeriale – Credits: ANSA foto – gazzettinodelgolfo.it

Al fine di richiedere e mantenere il sussidio è naturalmente necessario possedere dei requisiti di reddito non superiore alla soglia stabilita, in questo caso pari a 9360 euro. L’importo dell’assegno è soggetto a variazione, a seconda dell’ISEE del richiedente. Vi sono dei casi in cui però l’assegno di inclusione va incontro a sospensione, come la mancata accettazione di un possibile inserimento nel mondo lavorativo. Ma come funziona nel caso in cui il beneficiario firma per prendere parte a un tirocinio di formazione? Ecco cosa chiarisce la nota del Ministero del Lavoro.

Tirocinio e Assegno di inclusione, come evitare la sospensione del sussidio economico

Il tirocinio di inclusione sociale, anche conosciuto nella sua forma abbreviata come TIS, è un mezzo fondamentale atto a garantire l’inserimento della persona che beneficia del sussidio ADI nel mondo del lavoro.

Attraverso il TIS, i partecipanti e assegnatari del beneficio economico, sono iniziati ad acquisire competenze mirate a una specifica professione. Questo consente loro di avere migliori prospettive lavorative; ma è necessario fare il punto sulle conseguenze che l’accesso al tirocinio di inclusione possono avere sull’erogazione del sussidio.

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Nota ministeriale – Credits: sito ufficiale Ministero del Lavoro – gazzettinodelgolfo.it

Difatti, qualora i percorsi di tirocinio non fossero correttamente comunicati all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), l’ADI, a decorrere della mancata e corretta ufficializzazione del TIS, potrebbe essere sospeso. Questo porterebbe il nucleo familiare, o il singolo, a fare a meno del sussidio monetario. Ma, come la nota ministeriale specifica, c’è un modo per evitare l’interruzione dell’erogazione del mantenimento economico.

Ebbene, l’azienda che prende in carico la formazione dell’individuo dovrà obbligatoriamente renderlo noto attraverso una Comunicazione Obbligatoria, 09 – PERSONA PRESA IN CARICO DAI SERVIZI SOCIALI E/O SANITARI. Attraverso questa comunicazione, l’accesso al TIS non sospenderà la fruizione dell’assegno di inclusione che, al contrario, sarà cumulabile con l’indennità. Cosa è chiamato invece a fare il beneficiario? Praticamente nulla. Non sarà necessaria altra informazione dopo che l’azienda ospitante avrà segnalato tempestivamente l’inizio del percorso di formazione del beneficiario.

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