“A decorrere dal 1° febbraio 2014 le Comunità montane sono trasformate di diritto in Unioni di Comuni montani”. E’ quanto contenuto nella proposta di legge della Regione Lazio in materia di “Riordino dell’associazionismo comunale e soppressione delle Comunità montane“, come strumento di semplificazione e diminuzione dei livelli burocratici.
Attualmente, nel territorio laziale sono presenti 378 Comuni di cui 254 sotto i 5.000 abitanti per un totale di circa 460.000 abitanti. Di questi Comuni, 190 fanno parte di Comunità montane e 103 di Unioni di Comuni. Va sottolineato che in alcuni casi i Comuni aderiscono contemporaneamente sia ad una Comunità montana sia ad una Unione di Comuni, dando così luogo sia ad una duplicazione di strutture ed organi, sia ad una notevole complessità gestionale delle funzioni svolte rispettivamente dall’uno e dall’altro soggetto.
Il progetto regionale introduce, quindi, le Unioni di Comuni “quale strumento privilegiato per l’esercizio associato delle funzioni attribuite ai Comuni e, ove necessario, anche di quelle inerenti i territori montani”. E a tenere compagnia alle Unioni di Comuni montani ci saranno le Unioni di Comuni costieri, che raggrupperanno le località di mare, attualmente facente parte delle Comunità montane.
Gaeta e Formia, ad esempio, ad oggi fanno parte della Comunità montana Monti Aurunci, Sperlonga e Terracina, invece di quella degli Aurunci e Ausoni.
Ma di fatto poco o nulla cambierà, a cominciare dai costi.