Consiglio Comunale a Formia, ‘Un’Altra Città’: “Spettacolo indecoroso”

Ieri sera si è svolto il Consiglio Comunale di Formia. Uno spettacolo indecoroso, e, nella coda, forse addirittura anche vergognoso per la nostra città.

Due essenzialmente i punti importanti all’ordine del giorno:

– il punto 3) “approvazione del bilancio consolidato 2016 …”;

– ed il punto 5) “emergenza idrica: situazione attuale ed indirizzi dell’Amministrazione comunale”.

L’importanza dei due punti non è da considerarsi sullo stesso piano. Infatti, il punto 3) interessa l’attuale maggioranza di governo (FI e PD) e la sua permanenza, il punto 5) interessa l’intera cittadinanza.

Uno l’aspetto fondamentale: la maggioranza di governo mancava del numero legale per approvare da sola i punti all’ordine del giorno (assente una consigliera di FI, e, forse, incompatibile con l’approvazione del punto 3 un altro consigliere).

Cosa è successo di talmente grave?

Procediamo con ordine. Il Consiglio si è aperto con una inversione dell’ordine del giorno! Si è cominciato a parlare del punto 5 (problema acqua!).

Come sottolineato nel nostro precedente comunicato, non vi era alcun interesse di dare solidarietà ai cittadini raggiunti da una denuncia in ragione della occupazione della litoranea.

Sennonchè, con un tardivo “colpo di coda”, sollecitato da qualche consigliere comunale di minoranza, il Consiglio ha DOVUTO discutere se dare o meno solidarietà ai cittadini denunciati.

Non riteniamo doverci soffermare sugli interventi dei consiglieri comunali (alcuni, quelli della maggioranza, a nostro sindacabile parere, tautologici e scevri della conoscenza delle concrete problematiche), ne tantomeno sulla solidarietà, laddove non espressa od anche negata dai consiglieri di maggioranza, o totalmente taciuta dal nostro primo cittadino che, secondo quanto riferito dai più informati (vox populi), non avrebbe inteso dare la propria solidarietà ai cittadini poiché sarebbe stato offeso in occasione della manifestazione del 29 agosto.

Parimenti non è nostro interesse stigmatizzare la pochezza di tutte le argomentazioni finalizzate a non mostrare solidarietà ai cittadini al cospetto della problematica che ha attanagliato ed esasperato l’intera cittadinanza.

Quello che ci preme sottolineare è che, malgrado il Presidente del Consiglio Comunale abbia sottolineato la necessità che il Consiglio Comunale fornisse risposte concrete alla cittadinanza, invitando i consiglieri comunali a formulare proposte concrete, lo stesso Presidente, come il Sindaco, come l’intera maggioranza, allorchè non gli è stato garantito che, votata la solidarietà e le proposte relative al problema acqua ci sarebbe stato il numero di consiglieri necessario per votare il bilancio, SI SONO ALZATI ED HANNO FATTO MANCARE IL NUMERO LEGALE.

Questo è VERGOGNOSO!

È VERGOGNOSO che una problematica come quella della mancanza d’acqua, che ha assunto toni drammatici ed esasperanti per l’intera cittadinanza, sia stata BARATTATA per ottenere il numero legale alla votazione del bilancio consolidato 2016.

È VERGOGNOSO che, dopo aver sciorinato pseudo proposte, richieste e quant’altro, nonchè aver mostrato, quantomeno, una sensibilità sul problema, la maggioranza consiliare ed il primo cittadino abbiano abbandonato alla chetichella davanti gli occhi dei cittadini (denunciati ed autodenunciatisi) attoniti ed increduli, SENZA PROCEDERE AD ALCUNA VOTAZIONE.

Ebbene non riteniamo di aggiungere altro sennonché, parafrasando Oscar Wilde, sarebbe stato meglio che la maggioranza non si fosse proprio esposta a parlare del problema acqua, facendo così finta che non vi era alcuna sensibilità sul punto, né alcun effettivo interesse a risolvere il problema.

Sarebbe stato meglio per questa strana maggioranza!

Invece, parlandone, ma non votando alcunchè, la maggioranza ha fugato ogni dubbio: la necessità di rimanere ancorati alla sedia (votazione del punto 3: bilancio 2016) è prioritario rispetto ai problemi concreti della cittadinanza (votazione del punto 5: determinazioni sul problema acqua).

Quanto sopra con buona pace di quel senso di responsabilità per il bene di Formia (così ci hanno fatto credere!) che ha portato

all’unione tra PD e FI.

Comunicato Stampa

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