“Tutte le amministrazioni pubbliche che bandiscono gare e appalti per acquistare beni, prestazioni e servizi devono fare riferimento alle piattaforme create per la centralizzazione della spesa e i consorzi di bonifica non potevano certo restarne fuori o ritenersi estranei”. Andrea Baldanza, capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, esalta il nuovo corso delle bonifiche avviato dalla legge di riforma (approvata la scorsa estate) che ha ridotto il numero dei consorzi del Lazio da 10 a 4 e che oggi segna un nuovo, significativo risultato in materia di gestione delle finanze. “Dietro non si torna. La razionalizzazione degli acquisti degli enti pubblici – ha detto Baldanza intervenendo, a Focene, al corso per la formazione del personale delle bonifiche – è garanzia di maggiore trasparenza, più concorrenzialità e dunque più economicità anche nella gestione dei consorzi. È tempo di chiudere definitivamente l’epoca delle procedure dirette di acquisto a livello locale sia per ottimizzare l’impiego del denaro pubblico, sia anche a tutela degli stessi amministratori che oggi hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari a evitare sprechi e quindi mettersi al riparo da citazioni in giudizio per risarcire eventuali danni erariali”. Il corso – al quale erano presenti anche i funzionari del Tevere/Agro Romano, Maremma Etrusca e Pratica di Mare – è stato organizzato da Natalino Corbo, direttore dell’Anbi Lazio (Associazione nazionale delle bonifiche) per istruire i dirigenti dei quattro consorzi sull’uso delle piattaforme Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione) e Consip – la società del Ministero Economia e Finanze che, in qualità di centrale di committenza nazionale, svolge attività di supporto agli enti pubblici nell’acquisto di beni e servizi. “Questa iniziativa, che uniforma il sistema dei consorzi al nuovo codice degli appalti con l’adozione degli acquisti centralizzati per monitorare la spesa e conseguire economie di scala, rappresenta la prima attività del rinnovato corso delle bonifiche regionali. Fin dal nostro insediamento – commenta Luciana Selmi, presidente di Anbi Lazio – abbiamo operato per centralizzare il più possibile la spesa, come ad esempio nel caso della gara unica per le polizze assicurative dei quattro consorzi. Riteniamo che anche questo momento di formazione sia un atto di discontinuità rispetto al passato. Una iniziativa che rassicura – conclude – sulla correttezza e la trasparenza dell’operato di ciascuno dei quattro enti”.
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