La CDAL Gaeta è un coordinamento di associazioni e movimenti ecclesiali presenti nell’Arcidiocesi di Gaeta comprendenti circa 3000 persone.
Nell’ambito dell’ordine temporale la CDAL ha riscoperto che la comunione tra le associazioni e i movimenti consiste nell’affrontare insieme e uniti le questioni più importanti, come la vita, la famiglia, la pace, la lotta alla povertà in tutte le sue forme, perché chiamati a collaborare per contribuire a curare le ferite prodotte da una mentalità globalizzata che mette al centro il consumo, dimenticando Dio e i valori essenziali dell’esistenza, con conseguente caduta del senso della moralità e della legalità.
Il percorso di impegno per il contrasto al gioco d’azzardo vuole essere, allora, una concretizzazione di questa tensione avvertita all’interno della CDAL che volge lo sguardo e tende la mano alle “periferie” dell’umano abbandonato, che maggiormente chiede di essere riammesso alla speranza e conseguentemente alla vita.
L’esplosione della criminalità organizzata che impone la sua “legge” e il suo potere condizionando l’economia del territorio ha tra le attività di interesse quella del gioco d’azzardo, e non solo di quello illegale, ma anche di quello lecito regolamentato dallo stato, che in Italia sta distruggendo persone, famiglie, comunità.
La Ludopatia rappresenta una delle piaghe più pericolose del nostro tempo. Puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche Lotto e Superenalotto può creare una dipendenza simile a quella da stupefacenti, causando danni ingentissimi per i giocatori, per le famiglie e rivelandosi sempre più spesso anche anticamera dell’usura. Gli ultimi dati diffusi di recente da “Libera” identificano Roma quale capitale, tra le altre cose, proprio del gioco d’azzardo. Cinquantamila slot machine e 294 sale gioco tra città e provincia, pari al 12% del totale nazionale, fanno del nostro territorio un luogo di tentazione continua, mentre il Lazio si attesta al terzo posto per fatturato legale dei giochi con 1,6 miliardi solo nell’ultimo anno. Un affare così remunerativo non poteva non attrarre la criminalità organizzata. Secondo l’allarme lanciato dalla Dda di Roma, gran parte del business sarebbe in mano ai Clan, attivi soprattutto nel basso Lazio. Preoccupa anche il fenomeno dei baby scommettitori. Nonostante i divieti previsti per i minorenni, è sempre più difficile proibire il gioco, in particolare on line, e il numero degli adolescenti che punta denaro ogni mese è in continua crescita.
Statistica del 2013 riferita al 2012: (e oggi?) In Italia il gioco d’azzardo lecito rappresenta 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 2 milioni di persone a rischio dipendenza, 800.000 giocatori patologici, 500.000 minorenni.
Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro; altera i presupposti morali e sociali sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti. Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di famiglie e comunità.
Viste le tragiche conseguenze di questa problematicità, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali ha deciso di sviluppare un percorso di iniziative per far pressione sulle amministrazioni comunali per una corretta regolamentazione delle sale da gioco e per dissuadere le persone dall’uso delle “macchinette e biglietti mangiasoldi” che creano problemi di patologia da gioco d’azzardo.
Progetto CDAL:
Il primo passo di questo percorso che è già iniziato, (abbiamo già incontrato i sindaci o loro delegati dei comuni di Minturno, Castelforte, Formia, Gaeta, Itri), consiste nell’invitare i sindaci del territorio ad aderire al “MANIFESTO DEI SINDACI PER LA LEGALITÀ CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO” con cui si chiede:
E quindi le amministrazioni comunali del nostro territorio possano emettere delibere con cui:
Nell’attesa che sia approvata una nuova legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, la CDAL si sta impegnando:
La ricaduta sociale del gioco di azzardo è elevatissima ed è quindi fondamentale agire sia sulla prevenzione che sull’informazione per concorrere a strutturare una rete a livello locale che può dare soluzione al problema. In questa direzione la CDAL quindi sta proponendo, in collaborazione con le amministrazioni comunali e gli enti e associazioni che si occupano di attività sociali, il seguente progetto:
Contrasto al gioco d’azzardo – prevenzione nelle scuole
1- informativa e presentazione del progetto ai D.S. – Funzioni Strumentali – collegio docenti delle scuole del territorio (aprile giugno);
2 – presentazione progetto – informativa stampa tv locali –al convegno che stiamo organizzando per il 28 giugno 2015 a Formia.
3 – sviluppo del progetto nelle scuole; incontri con alunni, studenti; concorso mostra; attività di condivisione col territorio scolastico (a.s. 2015.16 ott. -marzo).
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