Contrasto alle attività di pesca illecite: sequestrate 75 nasse

Continuano le attività di vigilanza ambientale e di tutela dell’ecosistema marino da parte della Guardia Costiera di Gaeta al fine di garantire l’esercizio delle attività di pesca in conformità alle vigenti norme di settore.

I controlli, svolti con un sistematico impiego in mare ed a terra di uomini e mezzi, hanno nuovamente evidenziato l’utilizzo, in alcuni casi, di strumenti non regolamentari.

Ciò ha condotto al sequestro, da parte del dipendente Battello GC B94, di settantacinque “nasse” posizionate all’interno della rada di Gaeta ed in particolare nelle acque prospicenti il porticciolo “Caposele” di Formia.

Gli strumenti, abusivamente posizionati, erano disposti lungo una linea di oltre due chilometri e collegati con una cima alle cui estremità si trovavano rudimentali galleggianti volti ad agevolarne il recupero e renderne difficile l’individuazione da parte degli organi di controllo.

I militari della Guardia Costiera, a seguito delle operazioni di recupero, hanno rinvenuto in alcune delle trappole del pescato che, ancora vivo, è stato liberato in mare.

Gli attrezzi rinvenuti sono stati rimossi e sottoposti a sequestro, anche in considerazione del pericolo dagli stessi rappresentato ai fini della sicurezza della navigazione in quanto difficilmente individuabili, soprattutto di notte, dalle numerose unità in transito nelle acque del Golfo.

Le attività di controllo della Capitaneria di Porto di Gaeta proseguiranno anche nelle prossime settimane al fine di assicurare la tutela dell’ecosistema marino e l’esercizio, in conformità alle vigenti norme di settore, delle attività di pesca.

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