Scegliere il contratto di affitto più vantaggioso è fondamentale per evitare spese inutili, ce n’è uno che in assoluto è il migliore. Ecco di quale si tratta.
Avere una casa che corrisponde alle proprie esigenze, sia a livello di dimensione e posizione sia a livello economico, non è mai semplice. A volte è necessario mediare, soprattutto se si rientra tra le persone che non desiderano o non hanno i requisiti necessari per chiedere un mutuo. Non sono poche però le persone che tendono a pensare che un contratto d’affitto possa valere l’altro, con l’idea che possa essere qualcosa di non definitivo, al punto tale da lasciare quell’abitazione se non dovesse servire più.
In realtà, non è esattamente così, in questi casi si stipula un accordo vero e proprio, con diversi diritti per l’inquilino, ma anche doveri, che è bene conoscere e rispettare se non si vuole andare incontro a problemi o a sanzioni. Non ha poi molto senso accettare il primo che capita se si può trovare qualcosa di più vantaggioso e risparmiare sin da subito, per questo è consigliabile concentrare le proprie scelte sul tipo che è in assoluto più conveniente.
Cerchi un contratto d’affitto conveniente? Occhio a non sbagliare
Un contratto d’affitto può non essere uguale all’altro, esistono dei dettagli inseriti nell’accordo che possono risultare preponderanti e condizionare la scelta finale. Pur avendo esigenze differenti, in genere è bene concentrarsi soprattutto sul contratto a canone concordato, che prevede aspetti positivi sia a livello di costi sia fiscale.
Si dovrebbe puntare a una soluzione simile soprattutto se si ha la necessità di trasferirsi per un periodo determinato, come accade ad esempio per chi ha bisogno di un alloggio per motivi di studio o lavoro e non vuole spendere eccessivamente. L’opzione può avere una durata ridotta, ma è anche per questo che i costi possono essere abbattuti.
A generare un vantaggio possono essere inoltre gli accordi a livello territoriale che possono essere instaurati, spesso anche comprendenti specifiche agevolazioni fiscali, a beneficio dell’inquilino. Nella maggior parte dei casi il contratto d’affitto a canone concordato è 3+2, con un canone più basso rispetto ai valori di mercato.
Si parte con una durata iniziale di tre anni, con la garanzia di avere un rinnovo automatico per altri due. Se ci si dovesse trovare bene in quell’appartamento, non ci si dovrà quindi porre alcuna preoccupazione, né affrettarsi a cercare qualcosa di alternativo. Il prolungamento potrebbe avvenire solo se l’intestatario dovesse decidere di presentare disdetta.
La flessibilità è una caratteristica determinante, che lo rende differente rispetto a quello a canone libero, che presenta la formula 4+4. I costi sono decisi seguendo gli accordi locali stipulati tra le associazioni di proprietari e inquilini, sulla base di fattori determinanti, quali la dimensione dell’immobile, le condizioni e la zona in cui si trova. Difficilmente si andrà quindi incontro a salassi, per questo si rivela adatto soprattutto perché non ha grandi cifre da mettere a disposizione, quali pensionati, studenti o famiglie.
Per quanto riguarda invece le agevolazioni fiscali previste, queste riguarderanno sia l’affittuario sia il locatore. Le detrazioni per gli inquilini saranno decise sulla base del reddito:
- 495,80 euro se il reddito complessivo non supera la soglia dei 15.493,71 euro;
- 247,90 euro se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma risulta inferiore a 30.987,41 euro.
Quindi adesso sai cosa devi scegliere se vuoi affittare casa.