I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale, nel corso di un servizio coordinato disposto dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno effettuato controlli agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche, nelle aree della movida e laddove sono in atto alcuni dei principali eventi di aggregazione, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori.
Nel territorio pontino (isole comprese) sono state controllate, con il supporto dell’Arma territoriale e l’ausilio del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e di una motovedetta, circa una cinquantina di attività di somministrazione di bevande e alimenti, la metà delle quali risultati non conformi.
Dal 13 al 16 luglio 2023, i militari del NAS di Latina, con il supporto dei colleghi di Ponza, Terracina e Frosinone, del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare (RM) e della motovedetta della Compagnia di Formia (LT) – ambito servizio coordinato disposto dal Gruppo CC per la Tutela della Salute, mirato al controllo degli esercizi pubblici nelle località turistiche, aree della movida e dei principali eventi di aggregazione, per garantire la tutela della salute dei consumatori – hanno proceduto complessivamente a:
· ispezionare n. 50 obiettivi;
· segnalare alle competenti autorità amministrative n. 20 persone;
· elevare n. 25 violazioni amministrative, per un importo complessivo di euro 25.000;
· sequestrare kg 860 di alimenti (di varia origine), risultati privi di tracciabilità, con etichettatura non conforme e, in parte, in cattivo stato di conservazione.
Nella circostanza, gli operanti – coadiuvati da personale della competente A.S.L. – procedevano alla sospensione di 1 attività commerciale, il cui valore complessivo ammonta a 300.000 (trecento mila) euro circa.
In particolare:
Isola di Ponza
Terracina
Tra gli interventi più significativi vi è la sospensione di un’attività di ristorazione per gravi carenze igienico- sanitarie.
Frosinone
Venti, quindi, le persone segnalate alle competenti autorità amministrative, 25 le sanzioni amministrative comminate, per un importo di 25.000 euro e oltre 820 kg di prodotti ittici sottoposti a sequestro. In particolare:
Le ispezioni sono state condotte, in particolare, nel corso degli eventi “Tevere Expo” dal NAS di Roma, “Umbria Jazz” dal NAS di Perugia, “Tuscia Film Festival” dal NAS di Viterbo, “Viper Summer Festival” dal NAS di Livorno e, per quanto riguardo la movida sui litorali della Versilia sempre da parte dei Carabinieri del NAS livornese, della riviera romagnola dal NAS di Bologna, quella adriatica dai NAS di Ancona e Pescara, le località balneari a maggiore attrazione turistica per i NAS sardi, Terracina e l’isola di Ponza dal NAS di Latina, gli eventi sul Lungarno dal NAS di Firenze e nel centro storico di Parma dal locale NAS.
I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari), accertando violazioni presso 81 di esse (pari al 50% degli obiettivi ispezionati), dei quali 6 oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali che ne hanno impedito la prosecuzione del servizio. 101 in tutto le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate.
Circa la metà delle violazioni accertate sono risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni o collocati in spazi ristretti e inadeguati.
Nelle situazioni più gravi sono stati trovati alimenti, di varia origine, detenuti in cattivo stato di conservazione, in alcuni casi proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancava l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni e, per tali motivi, i NAS hanno proceduto al sequestro di 1.350 kg di alimenti irregolari.
I 4 provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato in 3 casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in una situazione è stata sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.
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