In questo periodo di fermo biologico per la pesca a strascico – che terminerà il prossimo 14 ottobre – i mezzi della Guardia Costiera hanno proseguito a monitorare, da mare e da terra, il litorale di giurisdizione.
La regolarità nei controlli si rende necessaria per i possibili gravi danni che l’impiego di strumenti non consentiti arrecano all’ambiente marino.
Tale attività finalizzata alla tutela della risorsa ittica e dell’ambiente marino ha portato al sequestro da parte del Battello B94, di sette segnali galleggianti non conformi alla normativa vigente e posizionati in modo illecito per attività di pesca. I controlli, appena conclusisi, hanno comportato anche il sequestro di nasse e attrezzi da pesca – tipo palangaro – con annessi centinaia di ami, posizionati senza i segnalamenti previsti. I pescato rimasto intrappolato, poiché ancora vivo, è stato liberato in mare.
Il materiale sottoposto a sequestro dai militari della Guardia Costiera, risultava essere, per costruzione e posizionamento, anche un grave pericolo per la sicurezza della navigazione di tutte le unità in transito nelle acque del Golfo.
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