Le sorprese del governo Renzi sembrano non finire mai. Purtroppo, non sono belle sorprese. Secondo la volontà del governo Renzi, l’esenzione IMU per i terreni agricoli, in Italia, dipenderà dall’altitudine dei Comuni in cui sono presenti, con tariffazioni diverse già a partire dal saldo di dicembre 2014. E pensare che questo governo, pubblicamente ha sempre detto, che non avrebbe nel modo più assoluto tolto un centesimo dalle tasche degli italiani. Con il decreto del Ministero delle Finanze di imminente emanazione, in attuazione dell’articolo 22, comma 2 del dl 66/2014 il prode Matteo limiterà l’esenzione IMU per i terreni agricoli, diversificando tra quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Nel dettaglio: nei Comuni sopra i 600 metri i terreni continueranno a non pagare l’IMU, al di sotto di questa altitudine sui terreni non posseduti da agricoltori professionali e coltivatori diretti bisognerà pagare l’imposta comunale, mentre sotto i 281 metri pagheranno tutti, pur con tariffazioni diverse. L’esenzione Imu per i terreni agricoli, che fino a oggi copriva 3.524 comuni italiani – quasi la metà del totale – verrà cancellata con un colpo di spugna. Una parola sola: vergogna. Come organizzazione sindacale la UIMEC FROSINONE LATINA condanna apertamente tale manovra iniqua e contesta palesemente il silenzio assenso delle altre organizzazioni sindacali che nulla dicono e nulla fanno per bloccare l’azione devastante di questo governo che in sei mesi ha solo dato fiato alle trombe per proclami vanesi e ha messo in ginocchio l’Italia. Con questo regalino sotto l’albero, i comuni esonerati dal pagamento dell’ici saranno solo 1.578 comuni, altri 2.568 avranno un’esenzione parziale, limitata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Negli altri comuni invece, pagheranno tutti. Questo é semplicemente inaccettabile e intollerabile. E quello che da più fastidio è che questa manovra è stata fatta solo per fare cassa e chiudere le falle aperte nel sistema fiscale dal bonus degli 80 euro. Parliamo di 350 milioni di euro. Cambiare a fine anno le regole del gioco, in modo retroattivo e costringere i contribuenti a una corsa contro il tempo per versare un’imposta che non hanno mai pagato prima, non è giusto, né legittimo, né costituzionale. Ciò che atterrisce è che si ricorre meschinamente ad un decreto ministeriale mettendo alla berlina i diritti degli italiani. Questo non è un governo è una dittatura. La concreta attuazione della norma rappresenta l’ennesima deroga allo Statuto del Contribuente che prevede un limite minimo di 60 giorni per tra l’entrata in vigore della legge e la scadenza di adempimenti a carico dei contribuenti. Ma le sorprese di Natale non sono finite, anche il ministro Martina ha un bel regalino pronto per gli agricoltori. Sono stati eliminati, infatti, i 10 milioni di euro stanziati per favorire l’imprenditorialità giovanile e il subentro dei giovani under 40 in azienda, nonché il budget per rafforzare i contratti di filiera e i distretti agroalimentari. Se questo intervento non verrà ripristinato dal Governo, non verranno mantenute le promesse precedentemente fatte, pare certo che siamo destinati ad assistere al crollo sistemico dell’agricoltura italiana. A questo gioco al massacro la UIMEC FROSINONE LATINA RISPONDE NO. Renzi smetta di mettere la mano nelle tasche degli italiani, questo il monito del presidente UIMEC Fabrizio Neglia. La Uimec è pronta sin da ora a dar vita a manifestazioni anche eclatanti, se necessarie, pur di tutelare i diritti degli italiani.
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