Coronavirus, 39 nuovi casi e 1 decesso nel bollettino Asl del 21 settembre

Rispetto alla giornata di ieri, si registrano 39 nuovi casi positivi, di cui 34 casi trattati a domicilio e distribuiti nei Comuni di Aprilia (16), di Cisterna di Latina (1), di Itri (2), di Latina (11), di Priverno (1), di Roccagorga (1), di Sabaudia(1), di Sezze (3) e di Terracina (3).
Si comunicano anche 2 casi positivi, non residenti in provincia.
Si è registrato il decesso di un paziente, residente nel Comune di Itri.

Coronavirus, 3 nuovi casi a Itri

In considerazione dell’evoluzione che si sta registrando, in questi ultimi giorni, nel numero di nuovi soggetti positivi e dell’evidenza che gli stessi si distribuiscono in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio della Provincia di Latina, nei prossimi giorni è di fondamentale importanza, anche alla luce della prossima apertura di tutte le scuole, che tutti i cittadini si attengano scrupolosamente alle disposizioni in materia di prevenzione del contagio. In particolare si ritiene importante l’uso della mascherina in tutte le occasioni di contatto con altre persone, ancorché conosciute, anche nelle ore diurne. Evitare, nel limite del possibile, la frequentazione di luoghi affollati, soprattutto in locali senza adeguato ricambio d’aria, e di utilizzare sistematicamente prodotti idonei all’igiene delle mani dopo aver toccato oggetti in luoghi pubblici.
Come noto, ad oggi l’unica arma davvero disponibile per ridurre la diffusione del contagio, consiste nell’adozione di comportamenti responsabili a tutela della salute di tutti. In questa fase di importante rialzo dei contagi la collaborazione tra istituzioni sanitarie, forze dell’ordine, amministrazioni comunali e cittadini deve essere massima. Si tratta di una situazione da monitorare con la massima attenzione durante le prossime due settimane allo scopo di verificare se, attraverso l’adozione di comportamenti più controllati, si creano le condizioni per il ridimensionamento della diffusione del contagio nella Provincia.

Al fine di non determinare allarme tra la popolazione si chiede di far esclusivamente riferimento a fonti ufficiali quali la Regione Lazio, il Seresmi, lo Spallanzani e la Direzione Generale dell’Azienda ASL.

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