Un portale web dove far incontrare le aziende che in questa fase di emergenza sanitaria, vogliano riconvertire la propria produzione in fabbricazione di dispositivi sanitari, di protezione individuale, cosiddette mascherine. E’ questo il senso di una mozione presentata da Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e prima firmataria della proposta, che mira a rendere più agevole il lavoro delle aziende laziali, garantire prodotti idonei al fine di arginare la produzione e diffusione di dispositivi non adeguati e a volte pericolosi.
“In questa fase dell’epidemia da Covid 19 e nella successiva, quando usciremo di casa ma non potremo ridurre le misure di distanziamento sociale, sarà ancora più importante utilizzare presidi adeguati – spiega la Consigliera 5 Stelle -. Pertanto, nell’attesa di un vaccino o un medicinale valido, sarà inevitabile offrire a tutta la cittadinanza un numero consistente di mascherine che ad oggi, con importanti ricadute anche sulla spesa sanitaria, la Regione non è in grado di reperire sul proprio territorio, soprattutto per la scarsa disponibilità di aziende produttrici dei materiali primari necessari e di aziende per la lavorazione e il confezionamento dei dispositivi. Un dramma che oltre a rischiare di lasciare “scoperti” gli operatori sanitari, purtroppo sta favorendo la realizzazione e diffusione di presidi in materiale non idoneo che potrebbe indurre i cittadini a non rispettare le distanze fisiche necessarie, così aumentando la probabilità di contagio. Da qui la nostra proposta – prosegue Pernarella –, di instaurare nel più breve tempo possibile una convenzione con gli istituiti di ricerca e analisi sia pubblici che privati che abbiano a disposizione mezzi, strumenti e personale qualificati necessari per testare velocemente i dispositivi prodotti dalle aziende laziali in attesa della verifica dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’INAIL. E non solo: anche allestire un portale web in cui mettere in rete tutte le aziende interessate nella filiera di produzione delle materie prime, della lavorazione e al recupero e riuso degli scarti di lavorazione, per il tramite della società Lazio Innova, al fine di agevolare la riconversione delle aziende e l’incontro tra domanda e offerta di materie prime e la fornitura e l’acquisto di dispositivi. Ci attendono ancora mesi difficili – conclude la Consigliera 5 Stelle –, ma aiutando le aziende a coordinare le proprie attività, sono certa ne guadagneremo in sicurezza ed efficienza oltre ad agevolare parte dell’economia laziale”.