Coronavirus, Villa: “Formia non è una Città-Stato”

“L’emergenza epidemiologica impone delle considerazioni, valutazioni e decisioni non solo per la fase attuale, ma anche per la fase immediatamente successiva. Il blocco quasi totale delle attività economiche acuisce sacche di povertà e ne genera di nuove. L’amministrazione comunale ha il dovere di porvi rimedio, unendo e lavorando con tutte le forze politiche in campo e unitamente alle forze sociali”. Questo quanto dichiarato su Facebook dal sindaco di Formia, Paola Villa.
“Maggioranza e minoranza stanno dialogando in modo serio e continuo anche grazie al lavoro della presidenza del consiglio comunale e dei gruppi politici. Le associazioni di categoria sono in contatto continuo e proficuo con l’assessorato di riferimento. Ognuno farà la sua parte, ognuno deve fare la sua parte. Ma Formia non è una Città-Stato. Occorre serietà, giudizio e  poi azione. Bisogna tenere conto delle casse comunali, delle competenze e dei provvedimenti dello Stato e delle Regioni”. Continua così il primo cittadino della città pontina.
“Ad esempio, per quanto riguarda i prestiti alle imprese, va accolta con estrema soddisfazione il piano Pronto Cassa della Regione Lazio con € 55.000.000 per le partite IVA e con € 200.000.000 per le imprese, ricordando sempre che si tratta di un intervento sugli interessi (e non sul capitale); con i fondi comunali occorrerà agire su altre leve e verificare con la massima cautela se aggiungere eventualmente qualche sostegno al piano regionale. Agiremo in ordine ai servizi a domanda individuale, laddove i servizi già pagati ma non usufruiti (mensa scolastica, asilo nido, trasporto scolastico) saranno utilizzabili nel prossimo autunno o rimborsati. Agiremo sulla Tosap, per la quale si sta valutando di sospenderne il pagamento per sei mesi mentre è sul tavolo una proposta dell’assessorato di aumentare le aree destinate alla occupazione di suolo pubblico, non appena ritorneremo alla normalità. Così come, recependo gli input provenienti dai balneatori, si sta ragionando sulla estensione temporale ed oraria della stagione estiva. Le minoranze hanno già proposto all’approvando bilancio un emendato pro COVID di 100.000 € assolutamente condivisibile e in qualche modo concertato con la maggioranza”.
Agiremo dopo l’approvazione del bilancio con variazioni al medesimo, confrontandoci e concertandoci con le minoranze, cui chiederemo un approccio costruttivo che sicuramente non mancherà.

Nel fare questo dovremmo tenere sempre presente che ci si trova in una situazione di bilancio che sconta difficoltà che ci vedranno coinvolti per i prossimi 15 anni per la restituzione di somme derivanti dalla diversa metodologia di bilancio (ordinario e non più semplificato).
Osserveremo con attenzione l’evolversi delle discussioni del Governo e dell’A.N.C.I. in ordine ai fondi di riserva, primo tra tutti quello sui crediti di dubbia esigibilità.
Siamo consapevoli che l’economia che ci troveremo al termine di questo periodo dovrà essere sostenuta con forza ma che per programmare degli interventi efficaci occorre avere pazienza in attesa di dati certi, senza dimenticare che l’imperativo è  di dover agire a sostegno del sociale. In realtà già in queste settimane stiamo mettendo in piedi una serie di atti concreti per le famiglie più bisognose, progettando una seria e concreta raccolta alimentare per far fronte alle esigenze più immediate e rispondere in modo tempestivo a coloro già travolti economicamente dall’emergenza in atto.
Sull’aspetto economico, la sinergia dell’assessorato alle attività produttive e turismo con le associazioni di categoria è continuo e proteso al rilancio della economia della città, sia attraverso esenzioni e contributi, sia con azioni di marketing territoriale per lo più rivolto al bacino di utenza compreso tra Roma e Napoli che verosimilmente guarderà ai territori più vicini alla cessazione delle restrizioni.
Formia sta dimostrando e continuerà a dimostrare serietà e farà quanto più possibile per non lasciar indietro nessuno, senza creare illusioni ma rispondendo concretamente alle esigenze di ciascuno. Formia “post Covid”, come il resto del mondo, sarà cambiata, toccherà ad ognuno di noi, soprattutto a chi ha responsabilità amministrative e politiche, abbandonare i propri recinti, e senza tradire se stessi, lavorare insieme, ed insieme alla collettività”.
 
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