Il Co.S.Mo.S. (Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile) – sez. Minturno-Scauri intende chiarire quanto emerso da un articolo apparso il giorno 14/10/2014, su un quotidiano locale a diffusione provinciale, in merito alla questione ‘pista ciclabile’, da tempo oggetto di attenzione da parte della cittadinanza e dei vari media, in seguito, dapprima, al deposito di una proposta di delibera a riguardo, e, successivamente, al voto relativo del Consiglio Comunale di Minturno nella convocazione del 24/9/2014. L’articolo in oggetto porta il titolo “Sì alla pista ciclabile”, e si riferisce all’incontro indetto dall’Ascom Confcommercio Minturno tra le associazioni di categoria, alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale ed il Co.S.Mo.S., allo scopo di “chiarire” le reciproche posizioni sul progetto di rete ciclabile avanzato dal nostro Comitato. Dalla riunione non sono emersi elementi nuovi rispetto alla delibera consiliare, l’unica, finora a far testo ufficialmente sulla posizione espressa dall’Amministrazione, la quale, di fatto, ha rigettato la proposta del Co.S.Mo.S., mentre dal titolo dell’articolo citato si è indotti a credere il contrario.
Nell’articolo, l’autore esprime la speranza che “si potrà trovare un punto d’incontro, a patto che non si proceda all’italiana, con ritardi, rinvii, permessi, che non farebbero altro che rimandare alle calende greche un’iniziativa encomiabile”: a nostro avviso pare che già si sia avviato il ritardo/rinvio, con la subordinazione del progetto alla redazione del Piano Urbano del Traffico (il PUT, che non riteniamo necessario per l’approvazione e l’avvio del progetto), per la quale, se pure dovesse partire domani stesso (cosa impossibile, mancando anche il nominativo dell’eventuale esperto), occorrerebbe almeno un anno per il deposito del piano ultimato; inoltre, tutti gli interventi che ne conseguirebbero, se predisposto a norma di legge, si trascinerebbero per non si sa per quanto, dovendo presumibilmente sanare le innumerevoli irregolarità presenti su tutto il territorio comunale quanto a gestione degli spazi urbani in relazione a tutte le utenze. La soluzione più consona, intelligente e scrupolosa verso le sorti del turismo, del commercio e della popolazione tutta, sarebbe stata votare “sì” in consiglio ed avviare subito un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte, per dare a questo territorio uno strumento di promozione turistica al passo coi tempi che integrasse l’offerta attuale, estendendola, con più che probabile vantaggio per tutti.La modalità “all’italiana”, temuta dall’autore dell’articolo, con variante (aggravante?) Minturnese, ci sembra quindi già operativa.
La rete ciclabile è possibile da ora in questo Comune, e senza sperpero di denaro pubblico, e, a nostro avviso, ha anche una certa urgenza, perché nel giro di poco saremo tagliati fuori dai flussi turistici che essa attirerebbe: si potrebbe fare ora per poi inserirla nell’eventuale PUT come parte integrante di esso.
In ultimo, ci chiediamo come mai non si sia attesa la sottoscrizione del verbale di riunione del 10/10/2014 (da noi redatto) da parte dei presenti all’incontro, prima di comunicare con la stampa, dal momento che gli accordi presi in quella sede erano in tal senso, e noi li abbiamo rispettati; qualcun altro evidentemente no: forse a qualcuno premeva dare un’impressione di sé diversa da quanto emerso dalla telecronaca della seduta del Consiglio Comunale o dai documenti divulgati all’indomani della seduta consiliare?
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