Covid, D’Amato: “Ucraini si devono vaccinare, serve coordinamento europeo”

Alessio D'Amato - Foto Salute Lazio
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“Non voglio essere allarmista. Ma è giunto il momento di organizzarsi. E non solo noi nel Lazio, serve un coordinamento strutturato a livello nazionale ed europeo. Noi abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo aperto l’hub di Termini, e da oggi lanciamo un numero verde, 800118800, in collaborazione con Ares 118 per dare supporto a chi ha bisogno di assistenza sanitaria, sia per prenotare prestazioni che per emergenze. Ma diciamo la verità: non possiamo pensare di andare a rincorrere gli ucraini a Roma con la siringa in mano. Si tratta di flussi molto volatili, oggi sono qui, domani chissà. Non risolveremo le cose così”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, in un’intervista su La Repubblica. “Gli ucraini si devono vaccinare. Devono farlo in primo luogo per salvaguardare la loro salute, ma anche per rispetto di tutta la comunità- continua D’Amato- L’Ucraina è una delle aree con il più basso tasso di vaccinazione in Europa, ci sono una serie di motivi, primo tra tutti è quello religioso. Gli ortodossi, lo sappiamo, sono molti cauti verso la vaccinazione. Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh. La differenza l’ha fatta il coinvolgimento delle autorità religiose. Mi appello a loro in questo momento. Il loro aiuto è fondamentale”.