L’emergenza idrica che sta attanagliando il Sud Pontino non accenna ad allentarsi, anzi peggiora giorno dopo giorno. Il Consiglio Popolare Acqua Pubblica rilancia l’invito a tutta la cittadinanza per sabato 15 luglio alle ore 19, presso la fontana di San Francesco in Piazza della Libertà a Gaeta.
Una manifestazione di protesta, contro la gestione scellerata da parte di Acqualatina Spa, che è a cura di un direttivo formato da tante anime, diverse tra loro, che hanno l’unico obiettivo di far sentire la propria voce circa le soluzioni da intraprendere nell’immediato e nel futuro prossimo.
L’evento, dal momento in cui è stato indetto, ha ricevuto innumerevoli consensi da parte di chi non ne può più di questa condizione. Parteciperanno le più importanti associazioni di categoria, comitati spontanei di professionisti di ogni settore riunitisi per fronteggiare l’emergenza idrica, personaggi politici e civici di ogni provenienza e collocazione, singoli commercianti e imprenditori, cittadini esasperati (per non dire arrabbiati) e speranzosi di arrivare a soluzioni che risolvano il problema e che, nel contempo, non gravino sulle proprie tasche.
Sabato 15 luglio, alle ore 19 in Piazza della Libertà a Gaeta, verrà allestito un palco, attorno al quale invitiamo tutti i cittadini dell’intero comprensorio a riunirsi. E’ di fondamentale importanza convogliare tutto il malessere e le rimostranze dei singoli cittadini in questo incontro.
Verranno trattati i seguenti temi:
- Messa in stato d’accusa e conseguente richiesta di commissariamento di Acqualatina;
- Individuazione di soluzioni immediate e coerenti con il fabbisogno idrico per fronteggiare l’emergenza, obbligando Acqualatina a farsi integralmente carico del “costo del disagio”, senza far gravare sugli utenti alcun sovraccosto;
- Individuazione di soluzioni per la gestione della rete idrica che prevedano il ritorno all’acqua pubblica e la immediata fuoriuscita da Acqualatina;
- Coinvolgimento delle istituzioni per una riflessione su un ATO (Ambito Territoriale Ottimale) più ristretto, e dunque differente da quello attuale per una gestione – quella sì – ottimale della rete idrica.