Nel pieno delle vacanze estive Gaeta continua ad essere un luogo bellissimo per tutti, residenti e turisti, complice una situazione meteorologica favorevole. Ma purtroppo continua ad essere una città poco ospitale, che costringe tutti a fare dei sacrifici su molti fronti, rendendo le vacanze cariche di disservizi, disavventure, difficoltà. Il problema dell’acqua è certamente il più grave, ed ogni giorno che passa la situazione si fa sempre più drammatica senza che nè Acqualatina nè il Comune, cioè l’amministrazione comunale, riescano a tamponare la carenza idrica che ci affligge ormai da quasi tre mesi.
A questo aggiungiamo dei miserabili tentativi di recuperare qualche goccia d’acqua non potabile e forse igienicamente non appropriata, che paghiamo come champagne, se è vero che il potabilizzatore tanto enfatizzato dal sindaco Mitrano ci costerà ben un milione e mezzo, e la totale disinformazione sui giorni e ore di chiusura dell’acqua. Praticamente invece di essere in vacanza siamo prigionieri di una società e di un sindaco che decidono se, come e quando darci l’acqua.
In molti cominciano a pensare che sarebbe meglio che i turisti andassero via subito, per non esaurire le poche scorte d’acqua disponibili per i prossimi mesi.
Stendiamo un velo pietoso sul decoro della città, a cominciare dalla sporcizia diffusa e dalla totale disorganizzazione nella gestione della raccolta rifiuti, altro elemento che mette in evidenza le gravi inadempienze di sindaco ed assessori.
Stesso discorso, e stesse considerazioni di residenti e turisti, valgono per traffico e parcheggi. In questi giorni è praticamente impossibile muoversi per Gaeta, se non a costo di file interminabili a causa di una viabilità assurda e di una mancanza di parcheggi cronica, per cui ci sono continui rallentamenti della speranza (di trovare un posto per la propria auto). Uno stress ed un danno notevoli che stanno mettendo a dura prova tutti, con la conseguenza che i turisti vanno via ed i residenti non vedono l’ora che finisca l’estate per poter ricominciare a vivere, forse, dignitosamente la propria città. Come si può fare accoglienza ed essere ospitali in una città lasciata allo sbando? Come può un sindaco parlare di turismo in crescita quando non c’è un minimo di organizzazione e programmazione?
La verità è che tutte queste considerazioni, condivise dai cittadini e dai turisti che vedono Gaeta imbruttirsi ogni giorno di più, non scalfiscono minimamente la sicumera di sindaco ed assessori, incapaci di capire che con una situazione di forte e crescente negatività e con la costante organizzazione e attrazione degli altri luoghi turistici la nostra città vedrà peggiorare anno dopo anno la propria qualità della vita e ridurre le presenze di vacanzieri, stanchi di pagare cifre consistenti per non avere nemmeno i servizi essenziali.