Cronica carenza idrica a Gaeta, il Sindaco spieghi in Consiglio e alla città

Il sindaco è il primo responsabile della sicurezza, della salute e dell’igiene pubblica e la mancanza di acqua tocca tutti questi aspetti. Pertanto, bisogna rivolgersi a lui affinché ci tuteli in tutte le sedi opportune compresa Acqualatina. La mancanza di acqua, ormai, è cronica perché dura da circa quattro mesi con ricadute sulla vita quotidiana dei cittadini e sul turismo.

L’acqua è un bene pubblico che, purtroppo, paghiamo a caro prezzo grazie anche alla scelta del sindaco Mitrano di non partecipare ad un’importante riunione di Acqualatina, alcuni mesi fa, che ha determinato un ulteriore aumento delle tariffe del 9 percento. La sua assenza equivale ad un voto favorevole in quanto non ha difeso in quella sede gli interessi dei cittadini ma solo della sua parte politica.

Il gestore idrico, infatti, è politicamente molto vicino al sindaco Mitrano che ha preferito non partecipare, lo scorso 11 ottobre, ad una riunione dei primi cittadini dell’Ato 4 che chiedevano le dimissioni dei rappresentanti della parte pubblica di Acqualatina sottoscrivendo un documento. La richiesta è motivata dai numerosi disservizi e disagi subìti dai cittadini, dalla carenza di investimenti sulla rete idrica e per l’inadeguatezza degli amministratori.

L’acqua può mancare. Acqualatina ha la possibilità di ridurre il flusso o la pressione per lavori di manutenzione, per intervenire su un guasto improvviso o per ripristinare il livello nelle sorgenti o nei serbatoi, come sta avvenendo in questi giorni a Gaeta e Formia sperando finisca il prima possibile. Abbiamo ricevuto la comunicazione del gestore, ma vorremmo capire l’entità della carenza idrica che sta segnando le giornate di tanti cittadini di Gaeta.

Vogliamo sapere le reali motivazioni dell’operato di Acqualatina, per questo chiedo al sindaco Mitrano di spiegare in consiglio comunale cosa sta accadendo. Inoltre, sarebbe doveroso sapere a che punto si trova la richiesta dello sconto del 30 percento in bolletta come “risarcimento” per i disagi subìti questa estate. La sua proposta ha trovato un riscontro concreto? Esiste un atto che possa certificare l’avvenuta riuscita di questa iniziativa?

Non vorremmo che la reticenza da parte del sindaco sia dovuta alla vicinanza politica con Acqualtina così come la sua assenza alle ultime riunioni. Cosa aveva da fare di così importante il sindaco Mitrano da non riuscire a mandare neanche un delegato a quegli incontri? Non vorremmo che stessero organizzando le sfilate di questi giorni. Evidentemente, il nostro primo cittadino è pienamente soddisfatto dell’operato di Acqulatina sia per quanto riguarda l’efficienza della rete idrica sia per le alte tariffe che bisogna pagare a fronte di servizi piuttosto scadenti.

Chiedo al presidente del consiglio comunale di convocare un consiglio straordinario per trattare questo argomento. Sarebbe stato molto meglio farlo in vista degli ultimi incontri tra sindaci per esprimere una posizione forte all’interno dell’Ato 4 perché il sindaco avrebbe avuto un mandato del consiglio comunale e, di conseguenza, della città: questo sarebbe stato un atto politicamente alto e rilevante al quale il Movimento Progressista non avrebbe fatto mancare il suo contributo.

Una cosa è chiara: la responsabilità politica di questa situazione è del sindaco Mitrano: pur avendo avuto l’occasione di dare un segnale di vicinanza ai problemi dei cittadini, ha preferito allinearsi alle posizioni del gestore idrico per non andare contro i voleri del suo partito.

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