Prosegue in varie località di tutto il mondo, tra cui Fondi, il lavoro dell’agenzia del dipartimento della difesa americano DPAA (Defense POW/MIA Accounting Agency), impegnato a localizzare e identificare i soldati dispersi nel corso dei diversi eventi bellici che si sono susseguiti nella storia. Attualmente sono circa 73mila gli statunitensi mai ritrovati di cui, stimano gli esperti, 1.400 caduti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa la missione che ha portato in città, e in particolare nelle campagne di Sant’Andrea e San Magno, il nucleo composto dall’analista e capo squadra Joshua Frank, dall’interprete Stefanie Simon, dall’antropologa Traci Van Deest, dallo storico Ian Spurgeon, dal Maggiore Tim Aktins (medico) e dal sergente Derek Turner (sminatore).
Il gruppo di esperti, dopo essere stato ricevuto in Comune dal sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e dal vice Vincenzo Carnevale, ha incontrato alcuni studiosi e cittadini, tra cui la professoressa Giulia Rita Eugenia Forte, che hanno fornito aiuto per la ricostruzione dei frenetici eventi bellici del 12 maggio 1944. Prezioso anche il supporto di Giuliano Carnevale grazie al quale la squadra è riuscita a incontrare i proprietari dei terreni, custodi di memorie dell’epoca, che hanno indirizzato le ricerche verso i punti esatti in cui impattarono i due velivoli con la conseguente perdita di tre aviatori americani.
Benché la missione abbia revocato momenti dolorosi che hanno segnato per sempre la storia dell’umanità e che purtroppo restano ancora oggi drammaticamente attuali, le ricerche proseguite per giorni a suon di metal detector, carotaggi e memorizzazione di coordinate gps, si sono rivelate molto proficue ed entusiasmanti. Moltissimi gli indizi rinvenuti come frammenti di paracadute, bossoli o fibbie che hanno confermato l’esattezza e l’accuratezza della ricerca condotta.
Il gruppo di lavoro, che ha costeggiato per diversi giorni l’Appia Antica e concentrato l’attenzione in un ambiente bucolico tra ulivi, asparagi selvatici, colline verdeggianti e clima mite, ha definito il campo di ricerca una delle zone più belle e suggestive d’Europa.
«Abbiamo fatto un altro passo avanti per trasmettere queste importanti storie dei nostri caduti ai loro familiari – commenta l’interprete Stefanie Simon, con un delizioso accento veneto, a nome dell’intera squadra – speriamo di poter proseguire con le indagini al fine di poter trovare questi tre aviatori americani e restituirli alle rispettive famiglie per dare loro una degna sepoltura».
«Il tempismo di questa visita con quanto sta accadendo in Ucraina – aggiunge il sindaco Beniamino Maschietto – non può che portare tutti noi a riflettere, ancora una volta, sulle conseguenze di ogni guerra, lampo o di logoramento, mondiale o contenuta che sia. Auguro alla squadra di portare a compimento la missione e di dare degna sepoltura a i tre soldati americani dispersi a Fondi. Allo stesso tempo, sapendo quante vittime italiane giacciono e giaceranno per sempre nell’oblio, non posso non rivolgere, ancora una volta, un messaggio pacifista e un appello alla diplomazia internazionale a risolvere il conflitto in corso, così come tutte le possibili guerre future, con la parola, la collaborazione e la comprensione reciproca».