Casa Editrice: L’undicesima copia
Genere: Urban fantasy
Pagine: 220
Prezzo: 6,00 €
“Misteri napoletani: La crepa” di Demetrio Salvi è una favola dark introdotta da una graphic novel dell’artista Rosa D’Avino e ambientata a Napoli, che per l’occasione abbandona le sue atmosfere luminose per diventare oscura e minacciosa. È infatti sede di forze maligne che serpeggiano tra i vicoli della città partenopea; sono figure provenienti direttamente dalle leggende popolari, e che arrivano dal doppio speculare di Napoli: una città sotterranea e infernale. L’autore presenta una storia inquietante e visionaria con protagonista un uomo, Giona, che percepisce delle strane presenze in casa sua; arriva a ossessionarsi per esse, tanto da avvertire più volte i poliziotti, che lo giudicano un folle. L’unica anomalia in casa sua sono delle crepe lasciate da un recente terremoto; egli vede queste ferite nei muri come disturbanti e portatrici di sventure – «Questa parola mi mette paura: crepa. Si porta dentro qualcosa di terribile». Dopo quattro notti insonni, finalmente scopre la causa dei suoi tormenti: «Cosa c’è vicino al letto? Cosa c’è? Cos’è? Cos’è quest’essere mostruoso, che mi fissa con due occhi enormi e neri; quest’essere che sembra un bambino orribile, pallido e smunto; questa specie di larva? Com’è entrato? Perché si trova qui, proprio qui, nella mia casa?». Questo essere antropomorfo entra a far parte della sua quotidianità, dopo i primi momenti di smarrimento; Giona sente un legame con lui, e comincia a nutrirlo e a coprirlo, benché rimanga inquietato dalla sua stranezza. Col trascorrere dei giorni il protagonista avverte altre presenze tra le strade della città e ciò lo confonde e lo atterrisce; qualcosa di malvagio è acquattato nell’ombra, pronto a colpire. Demetrio Salvi ci conduce in una storia nera e affascinante, che si sviluppa quando Giona decide di farsi forza, dopo aver perso le tracce della creatura e della donna che amava, e di allargare una delle crepe per vedere cosa c’è al di là, persuaso che il male strisci proprio da quelle aperture. È l’inizio di un viaggio all’inferno in cui rischierà di perdersi e di non ritrovarsi più; tra caverne buie e paesaggi spettrali, tra una fitta nebbia e creature mostruose, il protagonista si avventura in una realtà da incubo alla ricerca dei suoi cari smarriti, aiutato da un mago e da una suora – «Qua sotto tocchi la parte più bassa di ciò che sei, qua sotto tocchi le contraddizioni estreme. Questo è un viaggio nell’anima. Viaggi di questo tipo, ormai lo sai, sono pericolosissimi. Rischi di lasciarci la pelle…».
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