Nell’incontro di Art UNO Movimento Democratici Progressisti del sud pontino, che si è tenuto a Formia il 9 giugno 2017 sul tema dell’aera sensibile del Golfo, e che ha visto la partecipazione dell’Onorevole F. Zaratti e delle Consigliere Regionali M. Bonafoni e R. Giancola, è stata ancora una volta ribadita l’urgenza di un intervento complessivo sul problema della qualità ambientale del nostro territorio.
Al centro della discussione il valore paesaggistico, naturalistico, turistico della nostra costa e della necessaria tutela e valorizzazione anche per la sua ricaduta economica sulle comunità locali.
Il mare è un ecosistema complesso e, come tale, tutti gli interventi che su di esso si svolgono , dalla balneazione alla pesca allo sport acquatico all’acquacoltura ecc non possono essere considerati separatamente ma in un’ottica sistemica, che evidenzi e consideri le relazioni che tra esse concorrono .
L’istituzione dell’area sensibile nel 2010 rientrava dentro questa visione complessiva dell’ecosistema marino.
In quel provvedimento, si stabiliva che gli impianti di depurazione di Formia e Gaeta dovessero – entro il 22 dicembre 2015 – essere adeguati per consentire l’abbattimento delle sostanze nutrienti (abbattimento di fosforo e azoto tramite il potenziamento degli impianti) e che ad un anno dall’approvazione i Comuni dovevano individuare tutti gli scarichi non depurati che afferivano al mare o nei fossi per essere adeguatamente trattati o incanalati nelle fogne.
La deliberazione inoltre vietava nuovi impianti di attività di itticoltura e acquacoltura o ampliamenti degli impianti esistenti nel Golfo di Gaeta .
Stabiliva, inoltre, che gli impianti esistenti di itticoltura dovessero essere ricollocati al di fuori dell’area sensibile e posizionati in modo tale che le correnti non convogliassero gli apporti inquinanti prodotti nella zona marina individuata come area sensibile, in accordo con quanto previsto al comma 3 dell’art. 2 del Regolamento Regionale n. 13/2009.
Inoltre, con un odg proposto dalla consigliera regionale Marta Bonafoni e approvato dal Consiglio regionale, durante la discussione della proposta di legge n.153,si impegnava la Regione , nel quadro della pianificazione regionale delle acque costiere, a prevedere le azioni necessarie per la delocalizzazione off shore degli impianti di itticoltura.
Operazione questa che non deve comportare ( non è nelle intenzioni di nessuno) la penalizzazione di alcuna forma di attività economica legata al mare. Su tale aspetto, non devono esserci fraintendimenti e chiediamo che non ci siano nemmeno strumentalizzazioni.
A tutt’oggi , non si è provveduto all’attuazione di nessuna delle misure sopra richiamate e nell’incontro si è sottolineata l’urgenza a superare i ritardi di attuazione di una delibera che è norma regionale e che come tale deve essere rispettata ed attuata.
I nostri Consiglieri regionali –che ringraziamo per questo – si sono impegnati ad assumersi la responsabilità di un’azione immediata in tal senso.
A tal fine, ha affermato con forza l’onorevole Zaratti, a suo tempo promotore dell’istituzione della delibera di istituzione dell’area sensibile: La qualità delle acque non è negoziabile, il mare è un Bene Comune e su tali presupposti abbiamo l’obbligo di fondare una nuova economia.
Tra gli impegni presi, oltre alla delocalizzazione, la necessità di adoperarsi per l’allargamento dell’area sensibile dal Circeo a Minturno, anche per evitare l’ approvazione di nuovi allevamenti di mitilicoltura.
A testimoniare l’interesse per un lavoro di conservazione e valorizzazione del territorio pontino e della sua costa, la Consigliera Regionale Rosa Giancola lancia la proposta di un “ Contratto di GOLFO”, un percorso partecipato ed inclusivo che veda il coinvolgimento di tutti gli attori sociali interessati e ne disegni una visione di insieme con i suoi bisogni, le sue emergenze e le sue possibilità di sviluppo, in termini di una nuova economia che nell’eco sostenibilità trova il suo punto di forza.
Anche il Consigliere regionale R. Agostini, sebbene assente all’incontro, ha mostrato interesse al tema dell’area sensibile del Golfo e di un suo allargamento e ha voluto dare la propria disponibilità a fornire un contributo .
Articolo uno MDP è impegnato anche attraverso il suo comitato provinciale a dare operatività e concretezza a quanto stabilito nell’incontro.
Art UNO Movimento democratici Progressisti SUD PONTINO