Resterà aperta al pubblico fino al prossimo 28 ottobre, la mostra “Desassossego fuori porta” di Aulo Pedicini di Aulo Pedicini a cura di Mimma Sardella. L’artista partenopeo espone presso la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”, presentando una collezione di opere inedite dal 1957 al 2018: sculture in bronzo di grandi dimensioni, che vanno dai riferimenti classici alle atmosfere surrealiste, caratterizzate per la centralità attribuita al volto e al corpo femminile. Parallelamente, Pedicini avvia una raffinata produzione incisoria che, come quella pittorica, è varia e prolifica. In questi anni è autore anche di performances di grande impatto come quella realizzata nel 1976 a Napoli presso l’ospedale psichiatrico e a Piazza San Marco a Venezia. “Un vanto per la nostra città – spiega l’Assessore alla Pinacoteca Comunale Antonella Vaudo – ospitare le opere inedite dell’artista Pedicini presso la Pinacoteca Comunale quale luogo dedicato all’Arte Contemporanea e punto di riferimento culturale della Provincia di Latina “. “Luce cangiante nei riflessi del mare e del cielo trapela dalle ampie porte-finestre del piano nobile di Palazzo san Giacomo che prospettano sul golfo di Gaeta, senza ombre si va dissolvendo nelle sale bianche della Pinacoteca sulle opere di Aulo Pedicini, alitandone nuova vita”. Così lacuratrice della mostra Sardella nel descrive “Desassossego” sculture e opere grafiche, tele e stoffe dipinte, come in nuova forma pur sempre le stesse, raccontano le emozioni visive con il rigore estetico del quale l’artifex è padrone. “Inquietudine” è questa la traduzione dal portoghese “desassossego”, termine che diventa per Pedicini un atto di adesione alla poetica di Fernando Pessoa, soprattutto riferito al concetto di atemporaneità dell’esistere. Aulo Pedicini è un artista che non conosce soglie – spiega il Antonio Lieto, Presidente dell’Associazione “Novecento”, un artista che vive e lavora a Napoli, insegna scultura presso ‘Istituto Palizzi e poi figura presso il Liceo Artistico a Napoli dal 1966 al 1970, nel 1975 partecipa alla Quadriennale romana e nel 1976 è invitato alla Biennale di Venezia “Documentazione Aperta”. In questi anni, Pedicini, è autore anche di performances di grande impatto come quella realizzata nel 1976 a Napoli presso l’ospedale psichiatrico e a Piazza San Marco a Venezia. Con le sue performances partecipa al festival Dada super mega di Montecatini nel 1980 e a quello di Los Angeles nel 1981. Apertura al pubblico, venerdì 17-20, sabato 11-13 e 17-20, domenica 11-13 e 17-20.