La XIII edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co., organizzato da Giovane Holden Edizioni in collaborazione con Associazione Culturale I soliti ignoti, si archivia con 3 vincitori su 533 partecipanti e 75 finalisti.
Sabato 2 dicembre la giuria presieduta dalla giornalista e scrittrice Emanuela Signorini ha decretato i vincitori.
Il Primo Premio Romanzo inedito è stato assegnato a Serena Girivetto (Torino) autrice di “La congrega di Levone”. La motivazione: “Serena Girivetto prende spunto, come lei stessa ci scrive, da fatti accaduti nel 1474 a Levone, nel Canavese, trascinando i residui di quella persecuzione ai giorni nostri e alle eredi di quelle stesse donne processate per stregoneria, Bonaveria, Margarota, Antonia, e Francesca, come la giovane protagonista, attraverso i cui occhi viviamo gli eventi che si susseguono incalzanti, grazie alla narrazione scorrevole dell’autrice. Francesca porta nel suo nome un’eredità antica di cui inizialmente non sa nulla, mentre strani incidenti e morti si susseguono nella piccola comunità dove tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti. La verità si fa strada in questo intrigante romanzo grazie a un’eccellente caratterizzazione dei personaggi. L’autrice ci ricorda che le sfaccettature dell’animo umano sono molteplici, il confine tra buone e cattive azioni è labile, confuso; attraverso questa storia di streghe del nostro tempo, analizza la difficoltà nei rapporti familiari a tutti i livelli, dalla separazione alla violenza domestica, passando per la follia. La congrega di Levone ci dimostra quanto le azioni del passato abbiano forte risonanza anche nel nostro presente, e come le azioni sbagliate diffondano diffidenza e violenza. Serena Girivetto ci offre un romanzo ben costruito e dalla forte attualità, nascosta sotto il manto della superstizione, e contribuisce a riscattare la vita di quattro donne brutalmente interrotta dalla follia degli uomini.”
Alessandro Izzi (Gaeta – Latina) con “Uno sconosciuto alla porta” ha vinto il Primo Premio Racconto inedito. La motivazione: “Uno smarrimento profondo, una confusione che sembra essere calata su ogni cosa, privando di significato anche il tempo. Una donna ha subito una violenza anomala, che lascia una traccia, un frutto strano, malato, che ora cresce rubando energia, un fardello agghiacciante che sconcerta la coscienza. E qualcosa sta succedendo fuori, delle luci nel cielo, magari, chissà. Una costruzione difficile e ricercata crea un racconto vischioso, avvolgente, che da un realismo in apparenza ordinario precipita presto in un indistinto alterato. Attraverso una scrittura sempre chiara, ben calibrata e attentissima – specie nelle scelte cruciali delle cadenze e della definizione dei particolari – le sensazioni della protagonista valicano il limite della pagina e ci si appiccicano addosso, togliendo insieme respiro e certezze. Mentre il tempo si spezza e si dilata, con lei vorremmo annaspare alla ricerca di qualche riferimento, o mettere insieme quelli che emergono da ricordi confusi, passato insieme al presente, forse. Ma la sofisticata capacità di espressione aliena la nostra volontà dalla possibilità di comprendere ciò che sta accadendo; e non si può che restare passivi, storditi, ad augurarci con sempre più angoscia che si apra uno spiraglio per capire almeno un frammento di quella estraneità che sembra ormai prendersi tutto. Ma più si procede, più il senso di ottundimento si inspessisce. E quando il finale arriva a schiudersi, al di là di un istintivo orrore, anche delle emozioni non rimane più che un profilo sfocato.”
Il Primo Premio Poesia inedita è stato assegnato a Daniele G. Baccaro (Agliana – Pistoia) per la lirica “Possessione”. La motivazione: “All’inizio è un sospiro di candela e il lettore si incanta a osservare la fanciulla ancora ignara del suo destino. Nei primi versi c’è attesa, timore, la sensazione di qualcosa di terribile e malevolo. L’autore si sofferma su questa immagine come chi, sull’orlo del baratro, non osa ancora guardare giù. Chiama la fanciulla anima innocente, anche se quell’innocenza che sta descrivendo è un fiore che accarezza la sua tomba. Poi un verso spezza l’attesa: Ma un istante, anatema! Una smorfia ti sfigura. Da qui in poi la poesia è possessione. È necessario leggere e rileggere i versi per assorbire quello che la ragione non può comprendere. In suo aiuto viene la poesia che con potenti immagini monocromatiche, descrive la devastante opera della possessione sulla purezza di un’anima innocente.”
Il primo classificato di sezione – romanzo, racconto e poesia – riceve in premio la pubblicazione del proprio elaborato nelle collane di narrativa e poesia di Giovane Holden Edizioni.
Sul sito www.premiostreghevampiri.it è consultabile la classifica completa.
Perché quando vai a fare shopping compri anche ciò che non ti serve e spendi…
Se non hai l'asciugatrice puoi utilizzare allo stesso modo la lavatrice: questo elettrodomestico ha un…
L'aceto di mele è molto usato come condimento perché ha un gusto gradevole eppure il…
Sul cruscotto è ben visibile il pulsante del ricircolo dell'aria, ma in pochi sanno quando…
Lui è un uomo che si ama o si odia ma su qualcosa non bada…
Con l'acquisto dell'Everton da parte dei Friedkin può nascere un grande asse di mercato tra…