Dopo le dichiarazioni del pentito dei Casalesi a SkyTG24, ancora sotto la lente di ingrandimento rimane Borgo Montello in provincia di Latina, dove si indaga per avvelenamento delle acque. Ma finora la ricerca dei fusti ha dato esito negativo
Fusti di rifiuti tossici smaltiti a Borgo Montello, dai Casalesi, che qui avrebbero inviato i propri uomini e acquistato le terre, a poche decine di metri della seconda discarica del Lazio. Dopo le dichiarazioni a SkyTG24 del pentito Carmine Schiavone, gli occhi sono puntati in quello che sarebbe l’avamposto dei Casalesi nel basso Lazio.
Qui la procura di Latina indaga per avvelenamento delle acque e le indagini dell’Arpa hanno stabilito che le falde sono contaminate. Ma finora le ricerche dei fusti non hanno dato esito. Per questo, spiega il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi a SkyTG24, “chiediamo alle forze dell’ordine di costringere Schiavone dire dove sono questi fusti o altrimenti a dire che le sue non sono dichiarazioni attendibili”.
Fonte: www.tg24.sky.it