di Chiara Scarpellino
La Biblioteca comunale di Cassino ha fatto da scenario, ieri, alla presentazione del libro “ Di grammatica non si muore”, scritto da Massimo Roscia, scrittore e linguista contemporaneo.
L’evento è stato organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Cassino, nell’ambito del percorso formativo e di aggiornamento riservato agli stessi, ma comunque aperto a chiunque volesse parteciparvi.
L’autore, Massimo Roscia, è apparso subito schietto e simpatico, così come il suo libro, e ha cercato di coinvolgere un pubblico, da lui stesso definito ‘un po’ insolito’, ma che ha sempre bisogno di una ripassata alla grammatica… di tanto in tanto, come recita la stessa locandina del convegno: “ Di grammatica non si muore… soprattutto in Tribunale”.
Roscia ha cercato di illustrare il contenuto del testo, il quale non vuole essere l’ennesimo manuale di grammatica, tanto odiato dagli studenti, ma una guida all’uso della stessa, con consigli d’uso sensati e sdrammatizzanti. Per dirla con le sue parole: “ una grammatica “pop”, cioè popolare, moderna, dinamica, concreta, utile, divertente ed eternamente giovane, un tentativo di svecchiare la grammatica e dimostrare che le norme possono essere semplici e persino amichevoli.
L’autore ha aggiunto che la conoscenza della nostra magnifica lingua ci aiuta a comunicare in maniera più efficace e a comprendere meglio gli altri e noi stessi; così si eviterà di appesantire gli interlocutori, con discorsi contorti e sgrammatizzati che sfociano nel ridicolo.
Il testo vuole essere una breve raccolta di consigli per “parlare e scrivere meglio e per comunicare in maniera più chiara ed efficace”; che non pretende di essere una guida esaustiva ai “non errori”, ma un prezioso strumento per trasformare gli sbagli in un percorso positivo e formativo. In sintesi, un vero e proprio manuale di grammatica “per quelli che la grammatica l’hanno sempre odiata”
Alla domanda di uno spettatore su cosa l’avesse indotto a scrivere l’ennesimo manuale di grammatica ha risposto: “Ho cercato di esaminare i fondamenti dell’italiano, creando giochi promemoria per non essere più indotti in errore; cercando di rivalutare il povero congiuntivo, ormai in estinzione come i panda! Non è un classico manuale di grammatica come ce ne sono tanti.”
Particolarmente divertente è stata la parentesi dedicata ai nuovi termini ormai sulla bocca di tutti, come “ ciaone e apericena”, quest’ultimo oramai divenuto una vera pandemia.
Lo si usa in ogni contesto, e a volte…anche a sproposito! Molto simpatica la lettura di una locandina del Tribunale di Milano che invitava a partecipare ad un “apericonvegno” sul tema “guida in stato di ebbrezza” che ha suscitato l’immediata ilarità del pubblico!
A conclusione del convegno il Dott. Massimo Roscia ha lasciato un invito per tutti… leggere, leggere, leggere, godendo della lettura. Ascoltare; essere curiosi; viaggiare e non solo in senso geografico; consultare sempre un buon dizionario della lingua italiana, da considerare come una Bibbia laica, un inseparabile amico per tutti, non solo degli scolari.
Leggere è fondamentale per tutti, anche per gli stessi scrittori, al fine di trarne spunto per altri romanzi: “ Tutti gli scrittori sono grandissimi lettori…prima di scrivere si legge con passione.”
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