Venerdì 2 febbraio a Cori (LT) torna INKIOSTRO, la rassegna di musica dal vivo, che veste il nome di ‘Rassegna di Musica Buona e Giusta’ pensata per prender vita all’interno di chiostri e raffinate strutture architettoniche. Il concerto, ormai sold out, si terrà all’interno della medievale Chiesa di Sant’Oliva splendida location aperta per l’occasione grazie alla disponibilità del Comune.
Situata sull’omonima piazza aperta su un paesaggio pittoresco, è dedicata alla Santa patrona del paese. Seguendo questo link potrete fare il giro virtuale della struttura: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=778
Quello del 2 febbraio sarà un evento del tutto particolare, nel corso del quale Cristiano Godano dialogherà con lo speaker e giornalista Valerio Cesari (RadioRock FM106.6/IlFattoQuotidiano) ed eseguirà alcuni brani in set acustico.
Cristiano Godano è un artista nato a Fossano il 21 novembre 1966. Alla fine degli anni ‘80, insieme a Luca Bergia e Riccardo Tesio fonda i Marlene Kuntz: lo stile della band, vicino alle sonorità noise rock ma con una forte connotazione cantautorale, influenzerà in modo decisivo tutte le produzioni indipendenti italiane degli anni ‘90. Tra i maggiori successi del gruppo, gli album Catartica (1994), Il Vile (1997), Ho ucciso Paranoia (1999), Che cosa vedi (2000, che contiene La Canzone che scrivo per te, scritta e interpretata con Skin degli Skunk Anansie). Godano, però, non si limita alla musica. Nel gennaio 2008 pubblica per Rizzoli il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata ‘I vivi’; dal 2008 è uno dei docenti del Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; nel 2009 debutta come attore nel film di Davide Ferrario ‘Tutta colpa di Giuda’, di cui è anche autore, con i Marlene Kuntz, della colonna sonora, candidata al David di Donatello 2010. Nel 2010 riceve la Targa Graffio – Musica da Bere, che ritira nell’ambito dell’omonima manifestazione a Vobarno. Dal 2012 gestisce un suo blog personale sul portale web de Il Fatto Quotidiano. Nel 2017, i Marlene Kuntz hanno terminato il tour per celebrare il ventennale de IL VILE: nessuna motivazione nostalgica all’origine, ma la consapevolezza e lo stimolo gioioso di poter portare in giro per l’Italia un pezzo importante di storia del rock italiano degli anni novanta rispettato dal pubblico più intransigente, amato da molti che a quel periodo guardano ancora con ammirazione e vagheggiato dai più giovani che non lo hanno vissuto in diretta.
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