Dies risponde alle frecciate del Movimento Progressista dopo la sconfitta di Mitrano alle provinciali

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Gennaro Dies

Altre frecce avvelenate sono arrivate sul Sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, dopo la sua mancata affermazione alle elezioni per la Presidenza della nostra Provincia. Questa volta a scoccarle è un esponente del Movimento Progressista di Gaeta.

Il fatto che Mitrano non sia riuscito nell’impresa, invece che dispiacere, per qualche esponente politico gaetano pare che sia motivo di godimento. Questo già basterebbe a classificare tali personaggi e il rispettivo spessore umano e politico.

La nostra città, e non soltanto Mitrano, è uscita sconfitta dalle elezioni non per la presunta “cattiva gestione” della vicenda Caboto e nemmeno per le presunte “cattive scelte” sulle politiche cittadine del nostro Sindaco.

Oggi Gaeta e il Sud Pontino, infatti, si ritrovano senza esponenti politici in Provincia proprio perché questa volta non hanno votato i cittadini ma solo i Sindaci e i Consiglieri dei 33 Comuni pontini. Alcuni Consiglieri della coalizione che sosteneva Mitrano, come tutti sanno, per motivi che tuttora sono oggetto di riflessione politica, sono andati di fatto a ruota libera e hanno pugnalato alle spalle il nostro Sindaco nel segreto dell’urna. Quindi parlare di sconfitta legata ad una presunta cattiva politica del nostro Sindaco è falso e fuorviante o dimostra ignoranza in materia, senza scusanti.

Chi critica la gestione politica della vicenda del Fermi e del Caboto dimostra di non esserne a conoscenza e certamente non sa quale sia la reale difficoltà nel reperire e consegnare a quelle gli spazi necessari alla didattica, le aule, i laboratori e le palestre. Un problema questo che, non ho alcun timore ad affermare, sarebbe stato altrettanto difficile da affrontare e risolvere anche con il nostro Sindaco a Presiedere l’Amministrazione Provinciale.

Qualcosa invece forse c’entrano, nella bocciatura della nostra città in Provincia, gli esponenti della minoranza di Gaeta e del Sud Pontino che hanno scelto di votare, chi eseguendo gli ordini del proprio partito o movimento, chi per mal celata “filosofia politica”, la candidata del nord della nostra Provincia, salvo poi lamentarsi di non avere esponenti di Gaeta e del Sud Pontino in Consiglio Provinciale. Così facendo non hanno bilanciato nemmeno in parte il voto dei colleghi di centrodestra del nord della Provincia che, senza pensarci due volte, hanno votato l’esponente del loro territorio infischiandosene dell’appartenenza politica.

Mitrano ora, dopo la sconfitta, all’opposto di quanto dicono i suoi detrattori, con lo scopo di sminuirne la figura, non <<si dovrà accontentare di essere “solo” Sindaco e assessore al bilancio del comune di Gaeta e dirigente del comune di Fondi >>. Semplicemente sarà fiero di continuare ad esserlo, come da due anni lo è, e precisamente da quando i gaetani hanno punito l’Amministrazione precedente, per i motivi che ognuno ha creduto giusti, consegnando il governo di Gaeta a Mitrano e alla sua maggioranza.

Forse, tra i tanti motivi, anche per quella superficialità che vorrebbero attribuirci ma che non appartiene a questa Amminstrazione, e con la quale loro invece hanno trattato Gaeta e i gaetani per cinque lunghi anni. Mitrano non deve riprendersi da nessuna batosta elettorale. Chi si deve riprendere già si starà pentendo di averlo tradito o di non averlo votato. Si ritufferà invece nelle vicende cittadine più forte e motivato di prima e con un’esperienza preziosa in più, acquisita in questa vicenda elettorale, sul campo, dalla quale certamente ne è uscito arricchito e fortificato come persona e come Amministratore. Della qual cosa se ne gioverà anche la nostra intera comunità.

 

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