Ormai sono settimane che la stampa occidentale all’unisono parla di un attacco imminente russo sul suolo ucraino. Non passa giorno senza che il Presidente Biden, minacci il suo omologo Putin di una guerra con tutto il fronte NATO; o di gravi sanzioni economiche, volte ad affossarne l’economia. Un clima da perfetta Guerra Fredda insomma, con la differenza che, a questo giro, pare si stia facendo di tutto per farla diventare calda. Di ora in ora, si susseguono articoli di giornale, notiziari, prese di posizione a vario titolo di sedicenti giornalisti, politici e strateghi vari, tutti appartenenti alla grande famiglia del “partito della guerra”; loro che di guerra non ne hanno mai vista una, nemmeno con il binocolo, se ne fanno apprendisti stregoni evocandola. Ed evocandola agitano uno spettro su tutti noi: quello di un’enorme potenziale tragedia che ci riguarda tutti. In questo contesto di tensione crescente, è impossibile non denunciare la colpevole e supina sudditanza del nostro paese, all’isteria guerrafondaia dell’imperialismo USA. È indecente la campagna di distorsione della realtà portata avanti dai mezzi di comunicazione mainstream. Non c’è stata nessuna invasione russa dell’Ucraina come titolano i giornali italiani, ma solo un operazione aerea con obiettivi militari volta a neutralizzare l’aviazione Ucraina che da 8 anni invece sta bombardando le abitazioni e la popolazione civile del Donbass. La Russia non è entrata in Ucraina ma in Donbass sotto richiesta delle Repubbliche popolari, per difendere la popolazione che per 8 anni è stata oggetto di abusi e genocidi da parte del regime golpista Ucraino e “—per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina. E anche per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi sanguinosi crimini contro la popolazione civile, compresi i cittadini della Federazione Russa “In pratica ci raccontano il mondo al rovescio.
Quella che come al solito viene posta come questione umanitaria, per giustificare ingerenze militari dalla propaganda occidentale, in realtà nasconde una duplice strategia di offesa dell’imperialismo USA… La prima indubbiamente di carattere economico: il progetto di Nord Stream 2. Il possente gasdotto capace di collegare in maniera ancor più sinergica la Russia al centro dell’Europa, e di conseguenza accrescerne l’integrazione e la cooperazione. Questo è l’incubo che gli USA sono pronti a scongiurare ad ogni costo. Ciò inevitabilmente si lega con la possibilità di spostare la Nato ancora più ad est, avanzando come pretesto la violazione dell’integrità territoriale Ucraina… È chiaro che tutto ciò rappresenta per la Federazione Russa, un pericolo inaccettabile, che rischia di riportare l’Europa nuovamente ad una guerra, che non conviene a nessuno, se non agli USA.
Per questo ci risulta incomprensibile il silenzio di sedicenti democratici di casa nostra, su i pericoli che un eventuale conflitto comporterebbe per il nostro Paese. Sarebbe una catastrofe economica ed umana dai risvolti imprevedibili. Gli effetti in termini di carovita e crisi delle attività esportatrici italiane, risultato delle strumentali sanzioni UE alla Russia, sono già evidenti e destinati ad acuirsi nell’immediato. Emblema di ciò, la posizione del PD, che attraverso le dichiarazioni del suo segretario non perde occasione per dimostrare la sua sudditanza all’imperialismo a stelle e strisce.
Ma se il quadro nazionale è inquietante, quello locale non è più rassicurante. È vergognoso il silenzio della politica locale su questo tema, essendo Gaeta obbiettivo sensibile, in quanto porto di stanza della USS Mount Whitney; nave da guerra della sesta flotta degli Stati Uniti. Ci piacerebbe sapere dal primo cittadino, quali sarebbero le iniziative poste in essere dal comune in caso di conflitto, a cui parteciperebbe anche il fronte NATO. Vorremmo sapere se esiste un piano di sicurezza ed evacuazione della popolazione civile nel caso esistesse un reale pericolo per il territorio. Ma queste purtroppo sembrano questioni secondarie, per i nostri amministratori, a pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Il mercato delle vacche è già cominciato ma ha ben altri contenuti.
Noi di DIFENDI GAETA denunciamo con forza i pericoli alla pace e per la sicurezza del nostro territorio che vengono mossi in questo momento dalla NATO. Un organizzazione anacronistica e pericolosa, che rischia di far ripiombare l’Europa in una guerra devastante. Per questo auspichiamo che si crei un fronte, il più vasto possibile, del rifiuto della guerra. Ciò di cui abbiamo bisogno è un nuovo modello di convivenza economico e sociale, che metta al centro l’uomo e i suoi bisogni e non gli interessi di gruppi multinazionali guerrafondai. Di questa necessità è portavoce il Partito Comunista. Per questo chiamiamo quante più persone possibile a mobilitarsi e manifestare nelle principali città Italiane Sabato 26 Febbraio. Noi saremo a Roma in piazza SS. Apostoli dalle 15. Contro il carovita, le privatizzazioni, le delocalizzazioni e la precarietà della vita. No alla guerra e No alla Nato. E con uno slogan che le raccolga tutte ”No Draghi Day”.
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!!! FUORI LA BASE DA GAETA!!
Comunicato stampa Partito Comunista Sezione “Mariano Mandolesi” Gaeta – Assemblea popolare DIFENDI GAETA
Che cosa potremmo vedere nella settimana di Natale per quanto riguarda la nostra amatissima soap…
Arisa, ancora una volta, non ha paura di esplicitare le sue insicurezze e sofferenze. Un…
Come avere capi perfettamente puliti senza sprecare soldi in detersivo? Ecco la soluzione che cercavi,…
Perché quando vai a fare shopping compri anche ciò che non ti serve e spendi…
Se non hai l'asciugatrice puoi utilizzare allo stesso modo la lavatrice: questo elettrodomestico ha un…
L'aceto di mele è molto usato come condimento perché ha un gusto gradevole eppure il…