Nelle ultime due assemblee di Difendi Gaeta si è discusso su come il corretto conferimento dei rifiuti sia fondamentale per una corretta raccolta differenziata, in particolare di come il riciclo dell’organico (che costituisce il 40% dei rifiuti che in media produciamo e che a differenza degli altri imballaggi di carta, plastica, vetro e metallo ci costa un tributo per il conferimento finale in discarica in quanto non riciclabile), possa essere un fattore chiave per il risparmio energetico e quindi economico. Abbiamo approfondito il tema del compostaggio, che andremo a incentivare nella nostra azione amministrativa, della necessità di maggior informazione ed educazione ambientale al cittadino, e della trasparenza nella tracciabilità del percorso dei rifiuti.
Recuperando l’antica tradizione contadina del compost domestico, ma anche prevedendo la realizzazione di un impianto di compostaggio comunale dal quale ricavare un utile con la produzione di fertilizzanti biologici.
Bisognerà inoltre aumentare i controlli e le sanzioni per chi non conferisce correttamente e prevedere invece degli sconti sulla TARI per chi opta per il compostaggio, o conferisce i propri rifiuti presso l’Isola Ecologica. Efficientare il funzionamento di quest’ultima che in questi anni di gestione privata è stata spesso lasciata a se stessa, ottimizzando per esempio servizi come il centro RAEE per il conferimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche, batterie auto e olio minerale, contenitori con residui di sostanze pericolose (T e/o F), inerti e calcinacci, neon e lampadine, olio vegetale, falci e potature, toner e cartucce, etc…
La nostra proposta di gestione della raccolta rifiuti tramite azienda speciale pubblica sotto il controllo stretto di un organo formato dagli stessi dipendenti, avrebbe in questo modo un impatto sia più ecologico che più economico per le tasche dei cittadini, rispetto all’attuale gestione privata.
L’attuale gestione infatti, che finora ha previsto un costo annuo di 6 milioni di euro con il prossimo bando da poco ripresentato dall’Amministrazione Mitrano, ci costerà un milione in più all’anno nonostante la cura del verde pubblico sia stata scorporata dallo stesso. Ben 42 milioni di euro in 6 anni con la possibilità di un rinnovo per altri 3. In un settore permeato da corruzione e infiltrazioni malavitose come quello dei rifiuti, è altissimo il rischio che questi milioni di euro finiscano per foraggiare la criminalità organizzata, sempre più presente nel nostro territorio.
Altre proposte emerse sono la reintroduzione delle Seacabin, già sperimentate per un breve periodo a largo della spiaggia di Serapo, come parte della soluzione del recupero della plastica in mare, coinvolgere anche i pescatori con sgravi sulle tasse e incentivi in cambio della plastica che pescano in mare. Organizzare corsi di formazione gratuita sul conferimento degli scarti da lavoro per le imprese del territorio che si occupano di piccole ristrutturazioni. Favorire la bioedilizia aumentando la tipologia di rifiuti speciali con cassonetti ad hoc in punti strategici della città, così come già avviene per gli oli esausti si potrebbe per esempio fare anche per i gusci dei frutti di mare, che già in teoria non andrebbero conferiti nell’organico, opportunamente differenziati, igienizzati e triturati, come anche con i tappi di sughero, ottimi come isolante.
Il tema del riciclo dei rifiuti è fondamentale per il futuro dell’intero pianeta, ma in questi anni abbiamo visto le più grandi schifezze in tema di produzione capitalistica e inquinamento e le abbiamo viste guidate quasi sempre dalle forze politiche che oggi si presentano come vergini sul tema ambientale. ILVA TARANTO, TAV, TERRE DEI FUOCHI, PIOMBINO, DISCARICHE per non parlare di tutti quei territori, parte della Sicilia orientale o la periferia di Ferrara, dove in questi anni l’industria chimica l’ha fatta da padrona uccidendo migliaia di cittadini e lavoratori con tumori, malformazioni e malattie professionali che rendono il resto della vita un’atroce sofferenza. E questo solo in Italia, l’elenco mondiale sarebbe infinito.
Sia a livello nazionale che locale non possiamo lasciare il tema ambientale nelle mani di questi assassini, per questo esortiamo tutti i cittadini alle prossime elezioni a votare per il Partito Comunista, per una gestione pubblica del ciclo dei rifiuti tramite Azienda Speciale affiancata da un Comitato dei lavoratori che svolga la funzione di proposta, controllo e verifica degli obiettivi. Per far si che siano i lavoratori stessi a decidere del proprio futuro, difendiamo Gaeta insieme!
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